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Ieri primo incontro davanti ai cancelli della ex Sipsa Presente il sindaco Tendas che ha risposto alle contestazioni
ORISTANO. La più arrabbiata è stata una signora vestita di nero che in famiglia si è trovata a fare i conti con il dramma della leucemia: «Chi ha inquinato la mia terra deve solo pagare i danni e andarsene, tutti quelli che hanno inquinato devono andare via e devono anche ringraziare che non li sbattiamo in galera». Erano una trentina ieri mattina davanti ai cancelli della ex Sipsa per la prima uscita del Comitato contro il progetto della Ivi Petrolifera per la realizzazione nella zona del Pontile di una struttura turistica (alberghi di lusso, centri benessere, villette e campo da golf) da oltre 700 posti letto che cambierebbe il volto della marina di Torregrande.
L’idea dell’incontro, lanciata dal Meetup Polis 5 Stelle, ha raccolto consensi tra ambientalisti e semplici cittadini e punta alla costituzione di un organismo trasversale privo di “imprimatur” politici il cui obiettivo è soltanto finalizzato alla difesa del territorio e del diritto degli oristanesi a poterne godere liberamente.
Nel mirino del nascente comitato assieme alla Ivi Petrolifera dell’imprenditore Oreste De Valle anche l’amministrazione comunale di Oristano e naturalmente il suo sindaco “pro tempore” Guido Tendas (presente all’incontro assieme al consigliere comunale del Gruppo Insieme Roberto Martani), accusato di avallare un progetto non solo “fallimentare” dal punto di vista economico ma che di fatto privatizza e toglie agli oristanesi 80 ettari di pineta realizzati con soldi pubblici e se non si sta attenti perfino il tratto di spiaggia tra il campeggio Spinnaker e la Foce del Tirso.
Lo hanno detto più o meno esplicitamente il portavoce del Meet Up Polis Carlo Puddu, l’ambientalista Gabriele Pinna, la naturalista Martina Casu, l’insegnante Luciana Miglior, l’ex calciatore (e attuale ministro degli Esteri del Governo provvisorio nazionale sardo) Paolo Maleddu e anche lo storico ed ex presidente dell’Istar Walter Tomasi che è stato anche protagonista di un battibecco col sindaco Tendas su chi stia pagando la bonifica dell’inquinamento provocato dalla Sipsa prima e dall’impianto che per anni poi ha incenerito centinaia di tonnellate di rifiuti sanitari e non solo provenienti da tutta la penisola.
«Falso che la bonifica la stia pagando la Regione» ha ribattuto il sindaco Tendas invitando Tomasi a controllare le sue informazioni e ribadendo senza esitazione che pineta e spiaggia resteranno di libero accesso a tutti i cittadini.
Ma ancora più di Tomasi, a vestire i panni dello storico è stato però un ingegnere, Gabriele Calvisi, che ha ricordato come a firmare la pluridecennale e contestatissima concessione alla Ivi Petrolifera della pineta comunale sia stato il commissario straordinario che ha amministrato il Comune prima della Giunta Nonnis.
28 ottobre 2013