venerdì 30 maggio 2014
LONDRA – “Lunedì sera, il messaggio di Hollande alla nazione era triste. Non ha dato risposte oltre qualche riferimento proforma a “crescita, posti di lavoro e investimenti”, immediatamente smentiti dalla sua volontà di insistere tenacemente con la stessa politica restrittiva che ha portato al disastro. Il suo primo ministro, Manuel Valls, ha anche annunciato che il Presidente avrebbe portato a termine il suo mandato di cinque anni, come se questo fosse già in dubbio.
Molti sostengono che il Front National sia euroscettico solo in superficie. Forse, ma quando ho chiesto alla signora Le Pen che cosa avrebbe fatto il primo giorno del suo mandato se fosse mai arrivata al Palazzo dell’Eliseo, la risposta è stata incisiva. Avrebbe dato istruzioni al Tesoro francese per pianificare l’immediato ritorno al Franco, quel grande simbolo dell’emancipazione dall’occupazione inglese (l’etimologia del termine deriva dall’”affrancarsi” dagli Inglesi).
Ha promesso di confrontarsi con i leader europei, mettendoli subito davanti a una scelta netta: lavorare con la Francia per una “uscita concertata” o smantellamento coordinato dell’Unione Monetaria Europea, oppure resistere e lasciare che l’”Armageddon finanziario” faccia il suo corso. “L’euro cessa di esistere nel momento in cui la Francia se ne va, e questa è la nostra incredibile forza. Cosa faranno, manderanno i carri armati?” ha detto.
La Le Pen ha detto che non ci può essere nessun compromesso con l’Unione Monetaria, ritenendo impossibile restare una nazione sovrana all’interno delle strutture dell’UEM e impossibile effettuare le politiche di reflazione necessarie per sconfiggere la crisi economica. “L’euro blocca tutte le decisioni economiche. La Francia non è un paese che possa accettare la tutela di Bruxelles. Stiamo cedendo a uno spirito di schiavitù,” ha detto.
Le autorità dell’UE sono ora in una situazione quasi senza speranza”.
Ambrose Evans Pritchard – The Telegraph.
tratto da: (clicca qui)