<<La nostra cultura viene soppressa, durante le esercitazioni militari vengono inquinate la nostra terra e la nostra acqua, sfruttano la nostra terra ed estraggono enormi quantità di risorse naturali a danno dell’ambiente >> .
Tutti gli Stati colonizzatori si comportano allo stesso modo, nei loro intenti la sottomissione dell’altro deve essere totale e totalizzante, esso viene privato della sua identità e della libertà di decidere il suo destino e gli viene imposta la modifica dei propri usi e costumi; viene costretto ad un modello di vita che non gli appartiene
I popoli autoctoni dell’Alaska e delle Hawaii intendono valersi del diritto all’autodeterminazione. I rappresentanti delle comunità locali hanno fatto un appello alla comunità internazionale per lamentarsi della “annessione illegale” ed “occupazione” degli Stati Uniti.
Nella dichiarazione si afferma che l’Alaska e le Hawaii
“nel 1959 sono state inglobate dagli Stati Uniti a seguito di macchinazioni e violazioni dei principi delle Nazioni Unite e del processo di autodeterminazione.”
Gli autori del documento hanno esortato l’ONU a “correggere l’errore.”
I rappresentanti dell’Alaska Ronald Burns e delle Hawaii Leon Siu hanno criticato la politica USA nei confronti delle popolazioni indigene.
“La nostra cultura viene soppressa, — ha detto Leon Siu. —
Tuttavia le azioni degli Stati Uniti sono dirette non solo contro la nostra cultura, ma anche la pace nel mondo, perché nelle Hawaii si trova la base militare di Pearl Harbor. Durante le esercitazioni militari vengono inquinate la nostra terra e la nostra acqua. Per questo qui le persone si ammalano. Si tratta di un abuso contro la nostra terra e la nostra gente. Non vogliamo essere parte della macchina da guerra.”
“Sfruttano la nostra terra ed estraggono enormi quantità di risorse naturali a danno dell’ambiente”,
— ha aggiunto Burns.
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