Yemen: Aerei israeliani con falsa bandiera saudita sganciano bombe ai neutroni, sono stati uccisi 135 bambini e feriti altri 260. Cifre confermate da Anthony Lake, direttore dell’Unicef: «Il numero delle piccole vittime cresce di giorno in giorno. C’è urgente necessità di agire per proteggere i bambini e per porre fine alle ostilità che stanno devastando la loro vita e il futuro».

 

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25 maggio 2015

Veterans Today, la solitamente ben informata rivista dei veterani Usa, scrive che una bomba ai neutroni sarebbe stata sganciata sullo Yemen da un caccia israeliano IAF con insegne saudite. Nel filmato pubblicato da Veterans Today (che vi riproponiamo in coda all’articolo), che risale al 20 maggio 2015, si vede l’esplosione di una bomba nella zona Jabal al Naqb, appunto nello Yemen.
Secondo Jeff Smith, un fisico nucleare ex ispettore dell’International atomic energy agency, quanto si vede nel filmato «analizzato da esperti di armi nucleari è, con molto elevata probabilità, una bomba ai neutroni, un attacco che non può che essere stato israeliano». Nella sua analisi Smith fa notare che quella sganciata su Jabal al Naqb non è una bomba convenzionale e «sembra essere una piccola bomba a neutroni. La dimensione, il colore, il lightning effect e la durata della palla di fuoco sospesa a mezz’aria e il grande fungo atomico», dimostrerebbero che si tratta di un ordigno non convenzionale e anche il CCD cameras imaging device mostra uno “scintillio”, che è il segnale del rilevamento di neutroni (i lampi bianchi nei pixel del video). «Quando nella fotocamera sono presenti flash di pixel bianchi, è perché è stata colpita dai neutroni della palla di fuoco dell’esplosione nucleare – spiega Smith – E’ il circuito elettronico del CCD sovraccarico che produce i lampi bianchi. Se la radiazione è troppo alta brucia il chip. In Giappone hanno avuto grossi problemi con questo con le telecamere dei robot a Fukushima, che hanno fallito la loro missione a causa delle radiazioni molto elevate».
SAmith è convinto che la bomba ai neutroni sia stata sganciata da un aereo israeliano che era camuffato con le insegne dell’Arabia Saudita e dice che ormai gli israeliani «Non nascondono nemmeno più il loro uso, solo che non lo ammettono pubblicamente e l’Iaea non fa nulla o non dice nulla. Questo è il vero crimine di guerra. L’Onu si limita ad ignorarlo. a meno che non si lamentino Usa, Francia o UK… Russia e Cina non dicono nulla. E. Questo è ora il secondo uso conosciuto di armi nucleari in Yemen da parte dell’Arabia Saudita».
In attesa di ulteriori verifiche, quanto rivelato da Veterans Today confermerebbe in maniera clamorosa quanto gli iraniani dicono fin dal primo giorno dell’attacco agli sciiti Houthi che hanno preso il potere nello Yemen; la coalizione araba sunnita a giuda saudita collaborerebbe attivamente con Israele e la bomba ai neutroni sarebbe un chiaro avvertimento a Teheran: Israele è pronta a colpire gli impianti nucleari se gli iraniani continueranno ad intromettersi nello Yemen (e forse anche in Iraq e Siria).
La stampa iraniana rilancia la notizia e aggiunge che dall’inizio dell’attacco allo Yemen sono stati uccisi 135 bambini e feriti altri 260. Cifre confermate da Anthony Lake, direttore dell’Unicef: «Il numero delle piccole vittime cresce di giorno in giorno. C’è urgente necessità di agire per proteggere i bambini e per porre fine alle ostilità che stanno devastando la loro vita e il futuro».
La radio internazionale iraniana Irib, commenta: «La monarchia wahabita dell’Arabia Saudita, con il sostegno degli Stati Uniti, dell’entità sionista e di un paio di paesi arabo-africani, ha lanciato una violenta campagna militare contro gli yemeniti di Houthi […] l’ Arabia Saudita, il falso custode della “Casa di Dio”, ha le mani sporche del sangue dei musulmani», e mostra le foto di piccoli yemeniti, «i bambini di quel martoriato paese, il più povero nel mondo arabo. Il regno saudita invece di aiutare il suo vicino lo bombarda, con armi fabbricate da Israele».
Intanto, mentre i sauditi continuano a bombardare Sana’a e il resto dello Yemen arriva la notizia che la conferenza organizzata dalle Nazioni Unite per rilanciare i colloqui di pace in Yemen è stata rinviata. Stando ad Irib, «l’incontro doveva svolgersi il 28 maggio a Ginevra, ma un funzionario Onu ha detto: «Posso confermare che la riunione è stata rinviata».
La decisione sarebbe stata presa dopo che l’ex presidente yemenita Abd Rabbo Mansour Hadi, fuggito dopo che gli Houthi avevano preso il potere, ha annunciato che non avrebbe partecipato alla Conferenza per la pace per lo Yemen a Ginevra. Mansour Hadi mostra così di avere veramente poco a cuore le sorti del suo Paese e del suo popolo e conferma quanto gli sciiti dicono di lui, dipingendolo come una marionetta dei sauditi senza nessun potere reale.

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