BERLINO – La notizia è davvero clamorosa. Il fatto che non solo la Banca centrale europea ma anche le banche centrali dei singoli Stati della Ue possano comprare titoli di credito e, in cambio, pompare denaro fresco sul mercato, sta mettendo in allarme il mondo politico tedesco e non solo tedesco E che allarme!
Diversi esponenti dei governi europei – senza che la notizia sia stata resa pubblica dai mezzi d’informazione – hanno chiesto e chiedono anche questa mattina alla Bce di pubblicare l’accordo con le banche centrali nazionali rimasto finora segreto.
Quindi, esiste un accordo segreto stretto da Draghi con le banche centrali dei Paesi della zona euro.
Il presidente Mario Draghi dovrebbe “dare informazioni esaurienti sui curiosi incrementi di denaro di molte banche d’emissione nazionali”, ha dichiarato il delegato del gruppo parlamentare tedesco dell’Unione di centrodestra e presidente dell’Unione del ceto medio della Csu, Hans Michelbach.
Berlino e con essa tutto il blocco degli stati del nord Europa che usano l’euro, temono infatti che Draghi stia portando avanti un “finanziamento segreto degli Stati”.
“Finora il Signor Draghi ha sempre smentito questa possibilita’ ma, in realta’, in alcuni paesi stanno stampando banconote in grande quantita’”, ha commentato Michelbach. “Se adesso Draghi rifiuta qualsiasi spiegazione pubblica su quello che sta succedendo in Italia e in Francia, allora sara’ chiaro che ha qualcosa da nascondere”, ha aggiunto l’esponente della Csu.
Anche il vice-capogruppo dell’Unione di centro-destra Michael Fuchs chiede piu’ trasparenza: “La Bce dovrebbe rivelare l’entita’ degli acquisti di titoli effettuati dalle banche d’emissione nazionali nel sistema europeo delle banche centrali (Sebc)”, ha dichiarato Fuchs, secondo cui “anche le banche d’emissione nazionali sottostanno al divieto del finanziamento monetario degli Stati. La Bce e la Sebc devono attenersi rigorosamente al loro mandato”.
Quindi, in concreto la Banca d’Italia “sta stampando banconote in grande quantità” e con questo denaro contante starebbe acquistando titoli di stato italiani in nome e per conto della Bce, ma certamente con una procedura non ortosossa e soprattutto segreta.
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