Casteddu, 22 Luglio 2015
IL MLNS È L’ENTE RAPPRESENTATIVO DEL POPOLO SARDO
Il Movimentu de Liberatzioni Natzionali Sardu (MLNS) rappresenta l’ente organizzato del popolo sardo in lotta per l’autodeterminazione.
Come tutti i movimenti di liberazione nazionale ha diritto di essere riconosciuto fra gli enti non territoriali che aspirano a divenire organizzazioni di governo di una comunità territoriale.
Esistono esempi di movimenti di liberazione nazionale che sono riusciti ad ottenere un controllo effettivo su una porzione di territorio e sulla collettività che vi è stanziata; il loro rilievo internazionale però non è condizionato al fatto di riuscire ad esercitare un potere di governo su un territorio, e dunque al principio di effettività, ma trova il suo fondamento su un diverso principio giuridico che è quello di autodeterminazione dei popoli.
MLNS, è quindi l’ente rappresentativo del popolo sardo che è sottoposto all’occupazione coloniale e razzista straniera italiana e, come tale, mira a partecipare alla vita sociale internazionale, prendere parte ai lavori di organizzazioni internazionali e partecipare a conferenze internazionali.
L’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP), ad esempio, ha goduto dello status di osservatore in seno all’Assemblea Generale ed è stata presente, senza diritto di voto, in tutte le conferenze internazionali convocate sotto il patrocinio delle Nazioni Unite (dal 1988 l’OLP è presente in seno all’Assemblea Generale con il nome di Palestina).
MLNS ha la potenzialità giuridica e la personalità internazionale per concludere accordi, come ha già iniziato a fare, soprattutto riguardo allo svolgimento delle ostilità contro il governo costituito o alla costituzione del futuro Stato.
Tra il governo costituito e il popolo in lotta per l’autodeterminazione, si è affermata sul piano del diritto consuetudinario la regola per la quale il governo costituito non può usare la forza per privare il popolo del diritto all’autodeterminazione.
La repressione che lo Stato straniero italiano esercita sul MLNS – ricordiamo l’incursione armata della DIGOS italiana presso le nostre sedi abitative e istituzionali il 13 marzo 2015 – e quindi su tutto il popolo sardo, utilizzando mezzi coercitivi nella lotta contro un popolo soggetto a dominio coloniale, razzista o ad occupazione straniera è dunque illecita in quanto contraria al principio di autodeterminazione.
Il diritto consuetudinario vigente vieta agli Stati terzi di intervenire a favore del governo costituito (in questo caso quello italiano), sia per quanto riguarda l’intervento armato sia per quanto riguarda ogni altra forma di assistenza (ad es. la fornitura di materiale bellico o il supporto logistico), il cui scopo sia quello di facilitare l’azione repressiva del governo costituito.
Varie risoluzioni dell’Assemblea Generale attribuiscono invece ai MLN con la forza del loro diritto all’autodeterminazione – cioè i popoli sotto dominazione coloniale, razzista o straniera – il diritto di ricevere assistenza dagli Stati terzi nel corso della lotta di liberazione nazionale (c.d. diritto di resistenza).
Questo diritto è esplicitamente riconosciuto dalla Dichiarazione sulle relazioni amichevoli del 1970 e da quella sulla Definizione dell’Aggressione del 1974.
Vi è però un netto contrasto relativamente alla più precisa individuazione del contenuto di tale diritto. Mentre a parere degli Stati afro-asiatici e degli allora Stati socialisti i terzi potrebbero intervenire militarmente, in modo diretto o indiretto, a fianco del MLN, gli Stati occidentali sono fermi nell’asserire che i terzi possono concedere esclusivamente aiuti di natura umanitaria.
Sergio PES (Presidente MLNS e GSP)
2015.07.22 – IL MLNS È L’ENTE RAPPRESENTATIVO DEL POPOLO SARDO