In data 11.01.2016 il Movimentu de Liberatzioni Natzionali Sardu (MLNS) ha inoltrato formale denuncia contro ABBANOA S.p.A. e, per il Principio di Responsabilità Collettiva, contro lo Stato italiano.
N.B. – Le denuncie sono state inoltrate in lingua inglese ed in lingua sarda
DENUNCIA ABBANOA ENGLISH DENUNCIA ABBANOA SARDU
Cagliari, 08 gennaio 2016
OGGETTO: DENUNCIA PER CRIMINI CONTRO L’UMANITA’ E SOTTOMISSIONE IN
SCHIAVITU’ DI CITTADINI DEL POPOLO SARDO
Premesso che:
L’acqua è l’elemento vitale basilare di tutti i processi bio-chimici degli organismi cellulari.
E’ elemento fondamentale della vita di tutti gli esseri viventi. Pertanto l’acqua non può considerarsi un bene ma un diritto imprescindibile alla vita, senza il quale non esisterebbe la vita sul pianeta.
L’ acqua ha valore biologico ma anche antropologico: genera la vita, determina l’igiene e preserva dalle malattie, poi è un parametro sociale determinando il decoro, l’educazione e lo star bene.
L’accesso all’acqua va reputato un diritto da garantire a prescindere: un diritto va espressamente determinato in termini legislativi e non è alienabile in quanto diritto perché, se dovesse essere gestito, la stessa gestione dovrebbe fondarsi sul principio di garantire il diritto stesso.
Negare il servizio idrico è, a prescindere, un’azione malvagia che va contro natura e, sottraendola al sistema bio-chimico dei viventi, diventa azione palesemente criminale perché priva l’individuo della propria igiene e decoro, esprimendosi come persecuzione psicologica e traducendosi in una sottomissione in schiavitù. Sottrarre l’acqua inibisce il sano sviluppo familiare, rafforza gli stimoli all’omicidio-suicidio di chi è senz’acqua, in quanto senza di essa la vita non si sviluppa.
In una società sviluppata, ma anche civile, non si nega il diritto all’accesso gratuito all’acqua per chi è senza mezzi in quanto è fondamentale avere rispetto verso la vita, la società e le famiglie.
E’ competenza dello Stato amministrare e garantire a tutti i cittadini tale diritto, specie a coloro che si trovano in stato di necessità, sostituendosi a quelli non in grado di pagare gli oneri del servizio idrico, anche limitando la gestione privatistica dell’acqua perché essa non è un bene commerciale ma un diritto inalienabile dell’essere umano. Uno Stato sociale deve provvedere a promuovere il lavoro per tutti, a re-distribuire la ricchezza prodotta, a fare in modo che tutti i cittadini possano vivere con il decoro che meritano e possano, così, fare la loro parte per rafforzare lo Stato Sociale.
C’è acqua per tutti e in abbondanza, per cui bisogna garantire la fruizione gratuita ai disagiati.
Considerando tutto ciò, la Società ABBANOA SpA :
• Ha, come gestore della rete idrica della Natzione Sarda, più volte, dimostrato la sua incapacità e incompetenza nella gestione di questo compito sociale.
• E’ stata inquisita dalle autorità giudiziarie straniere italiane per reati legati alla gestione dell’Ente
• Si è macchiata spesso di crimini contro l’umanità, perché tali sono da considerare l’interruzione della fornitura ad utenze che, secondo loro, risultavano morose o in gravi disagi economici.
• Si è macchiata di persecuzione psicologica nei confronti degli utenti, cittadini del Popolo sardo, e della conseguente messa in schiavitù in quanto gli stessi venivano privati della propria igiene e quindi del proprio decoro
• Ha beneficiato di soldi pubblici per migliorare i servizi ma li ha utilizzati per sanare i suoi debiti.
• Non ha curato, come avrebbe dovuto, la gestione della rete idrica interrompendo – per cattiva manutenzione e inefficienza – il pubblico servizio in rete, gravando il costo di distribuzione per le risorse idriche di oneri impropri che hanno fatto gravare economicamente sulle utenze.
In considerazione di quanto esposto il Movimentu de Liberatzioni Natzionali Sardu (MLNS), come soggetto di diritto internazionale, ha più volte denunciato, ammonito e diffidato lo Stato occupante italiano, notificandogli:
• In data 04.06.2012 la “DENUNCIA ALL’ONU DELLO STATO ITALIANO, PER OCCUPAZIONE, DOMINAZIONE E COLONIZZAZIONE DELLA NAZIONE SARDA ”, rivendicando il diritto di sovranità del Popolo Sardo
• In data 20.08.2012 il “MONITO E DIFFIDA” alla Presidenza della Repubblica Italiana, alla sua Presidenza del Consiglio dei Ministri, al suo Ministero degli Interni e p.c. alla O.N.U. di Ginevra
• In data 06.11.2013 L’ACCREDITAMENTO DEL “GUVERNU SARDU PROVVISORIU” costituito dal MLNS, in ottemperanza dell’art. 96.3 del Primo Protocollo di Ginevra del 1977, al fine di gestire le relazioni internazionali
• In data 16.05.2014 la “DENUNCIA E APPELLO”, notificato alla Corte Internazionale di Giustizia, all’ONU, alla Croce Rossa Internazionale e a tutti gli Stati terzi per sollecitare l’aiuto della Comunità Internazionale e portarla a conoscenza dei gravi Illeciti internazionali commessi dallo Stato italiano contro la Nazione Sarda, contro il Movimentu de Liberatzioni Sardu (MLNS), e contro il Popolo Sardo, per Crimini contro l’umanità, violazione dei diritti umani, civili e politici da parte dello Stato italiano contro i cittadini del Popolo Sardo e contro i militanti del MLNS.
• In data 20.01.2015 la “DENUNCIA, DIFFIDA E ULTIMATUM ALLO STATO STRANIERO OCCUPANTE ITALIANO”
• In data 23.04.2015 un’altra “DENUNCIA E APPELLO” notificata all’ONU, ai Tribunali Internazionali, alla ICRC e a tutti gli Stati terzi per sollecitare l’aiuto della Comunità Internazionale, portandogli a conoscenza dei gravi atti di guerra dello Stato occupante italiano contro il MLNS e, di conseguenza, contro tutto il Popolo Sardo
CHIEDE pertanto:
a codesto tribunale di procedere alla condanna della ABBANOA SpA per i seguenti reati:
• l’aver posto in essere gravi illeciti, con atti di forza e di aggressione reiterati contro cittadini del Popolo Sardo, espressi mediante illegali e persecutorie ingiunzioni e procedure
• l’aver indotto al suicidio numerosi cittadini del Popolo Sardo mediante illegali e persecutorie ingiunzioni e procedure
• reiterazione nel disegno criminoso
• concorso nel reato, in quanto non limitato alla coscienza e volontà del fatto criminoso, ma comprendente anche la consapevolezza di come il reato viene commesso con altre persone
• nell’esercizio della sua autorità, direzione o vigilanza, ha comandato persone ad essa soggette, a commettere il reato
• attentato contro i diritti civili del cittadino
• truffa, in quanto il fatto è stato commesso ingenerando nella persona offesa il timore di un pericolo immaginario o l’erroneo convincimento di dovere eseguire un ordine dell’Autorità
• Abuso della credulità popolare con l’aggravante del turbamento dell’ordine pubblico
Chiede anche la condanna della Repubblica italiana SpA in base alla:
APPLICAZIONE DEL PRINCIPIO DI RESPONSABILITA’ COLLETTIVA
<< le violazioni e gli illeciti commessi da organi, funzionari e/o incaricati di pubblico servizio stranieri italiani contro cittadini del Popolo Sardo e/o contro il MLNS e suoi appartenenti integrano illeciti internazionali imputabili anche allo Stato italiano;
atteso il principio di responsabilità collettiva, la responsabilità per qualsiasi violazione del diritto internazionale commessa da un qualsiasi organo, funzionario e/o incaricato dello Stato straniero occupante italiano si intende estesa all’intera comunità statale e quindi allo stesso Stato, che possono patire le conseguenze dell’illecito;
per l’effetto, allo Stato straniero occupante italiano è estesa la responsabilità di tutti tali atti di imputazione e di qualsiasi atto di aggressione, di forza e/o di guerra posto in essere contro i cittadini del Popolo Sardo e/o contro il MLNS>>
per i seguenti reati:
• violazioni continuate e aggravate del “MONITO E DIFFIDA” notificato dal MLNS allo Stato Straniero Italiano
• l’aver agito e il persistere ad agire in difetto assoluto di giurisdizione ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio, nel Territorio della NATZIONE SARDA contro i cittadini del suo Popolo con vessazioni, rapine, minacce ed estorsioni aggravate da usura, mediante illegali, strumentali e persecutori
• accertamenti fiscali, ingiunzioni di pagamento e procedure coattive di riscossione di imposte, tributi e sanzioni in nome e per conto dello stato straniero occupante razzista e colonialista italiano e di altri suoi enti pubblici impositori e/o in concorso con questi
• l’aver posto in essere gravi illeciti internazionali, quali reiterati atti di forza e di aggressione contro cittadini del Popolo Sardo mediante illegalità persecutorie ingiunzioni e procedure
• l’aver indotto al suicidio cittadini del Popolo Sardo, mediante illegali procedure e persecutorie ingiunzioni
• l’aver posto in essere illeciti contro la sovranità del Popolo Sardo, contro l’integrità territoriale e contro la personalità della Nazione Sarda;
• l’aver commesso il reato continuato e aggravato di devastazione, saccheggio e strage nel territorio della Nazione Sarda
SI AUSPICA CHE
Codesto tribunale ed Il Consiglio di Sicurezza dell’ ONU, nella loro precisa funzione di mantenimento della pace e al fine di scongiurare il rischio di escalation di turbamento dell’ordine pubblico, di imprevedibili disordini e del sacrosanto “Diritto di Rappresaglia”- così come previsto dalle norme di Diritto Internazionale – dovuti all’esasperazione della popolazione, provvedano a comminare le sanzioni previste nei confronti dello Stato italiano e del suo organo incaricato “ABBANOA SpA” per i numerosi e reiterati illeciti commessi dai suoi organi, funzionari e/o suoi incaricati contro questo MLNS e contro cittadini del Popolo Sardo