2016.05.11 – La Grande Truffa – 23° parte

Posted by Presidenza on 11 Maggio 2016
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A grande richiesta proponiamo, a puntate, il libro “La Grande Truffa” di Paolo Maleddu, uno di noi, un grande uomo che per il suo coraggio, la sua lealtà e la sua voglia di verità si trova oggi sotto l’attacco duro e sleale dello Stato italiano, uno Stato burattino delle lobbies bancarie internazionali

 

 

 

 

 

 

Paolo MALEDDU: “Ho scritto questo libro per una incontenibile necessità di condividere con quante più persone possibile un insieme di informazioni nelle quali mi sono imbattuto, e che hanno gradualmente aperto davanti ai miei occhi una visione del tutto nuova della realtà del mondo nel quale viviamo. 

Una realtà insospettata, spaventosa, nella quale siamo immersi ma che non riusciamo a vedere, perché confusa dietro una barriera di notizie ed immagini sapientemente filtrate, falsate o anche solamente ignorate. 

Le notizie che non vengono divulgate sono le più importanti.

C’è un mondo reale nel quale gli eventi scorrono così come avvengono, lieti o dolorosi che siano, in un flusso continuo. E uno parallelo, virtuale, creato dalla rappresentazione che i media danno di questa successione di eventi. 

Noi viviamo nel mondo virtuale che ogni giorno radio, giornali, televisioni e cinema costruiscono per noi. “Educati” sin dai primi anni di scuola ad essere prigionieri di verità ufficiali, ci è poi difficile accettare versioni diverse, scomode, che non rientrano nei nostri orizzonti.” 

Esistono due storie: la storia ufficiale, menzognera, che si insegna “ad usum Delphini”, e la storia segreta, in cui si rinvengono le vere cause degli avvenimenti, una storia vergognosa.”

 

La Grande Truffa – dalla 1° alla 20°parte                              La Grande Truffa – 21°parte

La Grande Truffa – 22° parte

 

 

 

L’emissione monetaria

LA GRANDE TRUFFA

Come gli usurai internazionali si impossessano
di tutta la ricchezza prodotta dalla popolazione mondiale

23° parte

 

 

………………………..

Continuate ad andare a votare, non farete altro che legittimare con il mandato popolare tali comportamenti dei vostri rappresentanti.

Per quanto mi riguarda, ho smesso già da una ventina di anni di dare deleghe a uomini piccoli piccoli.

Che rubino pure, ma senza il mio consenso.

In questa falsa democrazia, con il rito delle votazioni, Usurai e politici cercano solo una legittimazione popolare a continuare con i loro meschini inganni.

 

La banca ci ruba la vita.

Restiamo intrappolati nel meccanismo del debito infinito, una prima volta collettivamente, ed ora pure individualmente, comprendendo ormai cosa tutto ciò comporta.

Se le cose dovessero andar bene, riusciremo a recuperare la proprietà dei nostri immobili ceduti gratuitamente all’istituto di credito, che, altrimenti, avrà tutto il diritto di tenerseli.

La banca ha iniziato l’operazione senza aver messo niente di suo, ha fatto circolare una promessa di pagamento e chiude con la sicurezza di avere o 150 mila euro di soldi veri, o le nostre proprietà.

In assenza del nostro impegno a versare 150 mila euro in 20 anni, il banchiere non avrebbe assolutamente nulla da prestare.

Obiezione: sarà pure una promessa di pagamento, però il costruttore mi ha consegnato l’appartamento, ed è ciò che in fin dei conti mi interessa.

È un ragionamento che trova origine nella colonna portante di questo sistema monetario basato sull’usura e sull’inganno: la nostra ignoranza in materia.

Non sappiamo che ci è stato sottratto un nostro diritto fondamentale, la sovranità monetaria, e che in realtà potremmo avere soldi in prestito senza dover pagare interessi.

Sembriamo dei condannati ai lavori forzati, ci facciamo trattare come schiavi, siamo vessati ed impoveriti da regole e norme, dettate dai banchieri, che arrivano chissà da dove, sempre più numerose e limitanti le nostre libertà.

La nostra ignoranza in materia monetaria è inversamente proporzionale alla nostra libertà: quanto più ignoranti, meno liberi. Un rovesciamento totale della realtà: siamo schiavi impotenti invece di essere sovrani.

Quando il governo teme il popolo, c’è libertà. Quando il popolo teme il governo, c’è tirannia

             Thomas Jefferson, presidente degli Stati Uniti d’America.

 

L’acquisto di uno spazio dove poter vivere, lungi dall’essere reso di facile acquisizione dalle istituzioni, diventa un impegno che pesa come un macigno su tutta la nostra vita lavorativa.

Tutti coloro che erano bambini negli anni ’50, in un paese ancora relativamente libero dall’abbraccio opprimente di tante norme burocratiche, ricordano probabilmente l’usanza dei nostri padri di radunarsi all’occorrenza nei fine settimana per costruire tutti insieme la casa di un amico, ricambiando magari il favore ricevuto in precedenza. In una società sicuramente non ricca, era ancora facile entrare in possesso di una casa di proprietà, un semplice diritto di ogni essere umano, non certo un lusso.

Ed oggi?

Ci vuole tutta una vita, e la casa acquistata non sarà mai completamente nostra perché, considerando la moltitudine di nuovi balzelli che continuano a gravare su di essa, c’è sempre la possibilità che ci venga pignorata.

Questa possibilità viene mantenuta viva ad arte da una  classe politica servile  che esegue altrui criminali disegni, con tutti i peggiori propositi.

 

Si potrebbe facilmente ribattere all’obiezione sollevata: sì, hai avuto l’appartamento, ma rischi 200 mila euro per un immobile che  vale meno della metà; consolidi lo strapotere dei banchieri sulla società; paghi 150 ciò che costa 100; hai garantito lo scambio con le tue proprietà, non c’è nessuna sicurezza che il tutto vada a buon fine, vivendo nell’incubo dell’insolvenza  della moneta debito i successivi  20 anni della tua vita.

Un inganno totale del quale però non sei consapevole.

Se ti pare poco …

 

La banca cosa ha messo in definitiva?

Niente.

Conduce l’operazione ed assume la funzione di garante della procedura, non del rischio.

Avete presente il film “Il padrino”?

Quando il mafioso fa da garante di un patto fatto di promesse reciproche, è meglio mantenere gli impegni presi.

È chiaro a tutti cosa succederà se non si rispetteranno i patti.

La banca si comporta come un capo mafia.

Garantisce che tutto vada a buon fine con il rispetto ed il timore che incute.

Considerando che il giudizio verrà emesso su norme dettate da banchieri, chi se la sente di entrare in causa con una banca senza avere un buon patrimonio alle spalle?

Ricapitolando: la moneta nasce come debito inestinguibile perché ci viene solo data in prestito ad interesse, con un indebitamento collettivo o individuale.

In entrambi i casi, garantiamo sempre ed esclusivamente noi con le nostre proprietà e con il nostro lavoro.

La moneta nasce nella mente dell’essere umano, che la crea convenzionalmente ed induce il valore nel simbolo cartaceo accettandolo, garantendolo con i propri beni ed il proprio lavoro.

Ci sono ancora dubbi sul fatto che siamo noi i creatori del valore monetario?

Chi presta a chi nello scambio con la banca?

Noi apportiamo il valore che la banca fa finta di prestarci, dopo avercelo scippato.

Che c’entrano i custodi della cassaforte con la proprietà del valore monetario?

 

Cosa significa  “la moneta nasce come debito”?

 

Per ogni credito esiste un debito corrispondente.

Ogniqualvolta una somma di denaro entra in circolazione, si creano un debitore ed un creditore.

Il popolo, creatore del valore monetario, viene indicato dai banchieri come ideale debitore.

I politici, per partecipare al saccheggio delle ricchezze prodotte dal nostro lavoro, ci trasformano da padroni in debitori della moneta.

I banchieri, depositari da millenni ormai del segreto della creazione del valore monetario basato sulla fiducia, assumono per sé stessi il ruolo di proprietari della moneta e quindi di creditori.

Sui prestiti che dicono di erogarci, caricano un accessorio velenoso chiamato interesse, che ci lega a loro per sempre con la catena del debito infinito.

Noi, ignoranti in materia monetaria, ci sottomettiamo alla volontà delle “autorità monetarie”, una definizione virtuale, vaga, che gli stessi usurai si sono attribuiti in mancanza di titoli veri.

La banconota emessa dalla banca centrale e addebitata alla popolazione è la manifestazione cartacea di un debito. Nonostante l’illusione fuorviante del valore del mezzo di scambio che permette di acquisire merci, sino a quando rimarrà in circolazione la banconota rappresenterà un debito che verrà saldato solo quando rientrerà nelle casse della banca.

Ma, dal momento che la banconota circola accompagnata da un interesse crescente che al banchiere conviene non stampare, il debito, capitale più interesse, è inestinguibile.

Inoltre, l’altro grande inganno è rappresentato dal fatto che ciò che il banchiere presta è carta, non denaro. Solamente quando sarà accettata dal popolo diventerà denaro e come tale circolerà.

Sarà quindi vero denaro quando tornerà in banca, così che il banchiere dà carta e riceve denaro, mentre il popolo riceve carta e restituisce denaro.

Dal momento che per procurarci il denaro dobbiamo lavorare, in pratica diamo il nostro lavoro in cambio della carta del banchiere. Cioè, lavoriamo in cambio di carta che vale niente.

Lavoriamo gratis per i banchieri. Gli usurai ci rubano tutto il lavoro e tutta la ricchezza prodotta.

Lavorare gratis per un padrone equivale ad essere in uno stato di schiavitù.

I padroni avevano potere di vita e di morte sugli schiavi, ma con molti più fastidi dei banchieri.

Gli schiavi infatti rappresentavano un capitale, la forza lavoro, da mantenere efficiente e di cui prendersi cura. Si doveva spendere per nutrirli, vestirli, alloggiarli e curarli.

Se uno schiavo giovane e forte moriva, rappresentava una perdita patrimoniale per il padrone.

Noi invece siamo schiavi senza vitto e alloggio, liberi di pagarci di tasca nostra il cibo, l’alloggio, l’abbigliamento, ed una infinità di opprimenti tributi.

Se qualcuno di noi dovesse morire, avanti un altro disperato, i grandi Usurai  non perdono niente.

Gli schiavi avevano un grande vantaggio su di noi, sapevano di essere prigionieri e nutrivano in cuor loro la speranza di poter un giorno recuperare la libertà con la fuga.

Noi non siamo consapevoli della nostra prigionia, crediamo di essere liberi perché non vediamo sbarre intorno a noi; non troveremo la libertà perché non la cerchiamo.

La nostra è una gabbia mentale che sta sempre attorno a noi, tenendoci prigionieri.

È una gabbia virtuale, ma il debito che ci tiene incatenati è, purtroppo, reale.

 

Nessuno è più schiavo senza speranza di chi erroneamente crede di essere libero”, parole di Wolfgang Goethe.

 

Sino a quando ci faremo intrattenere dalle televisioni e dal cinema del padrone e crederemo a giornalisti ed esperti che, partecipando al banchetto, spacciano gli Usurai per “autorità monetaria”, non ci renderemo conto di essere sovrani e non schiavi, padroni e non debitori del valore monetario.

E continueremo a subire situazioni tanto assurde come quelle che descriviamo qui di seguito.

 

 La banca stampa 100 euro, prestandoli con un interesse del 10%.

Abbiamo già visto sull’isola di Maldiventre con il nostro amico Gavino, che il banchiere stampa il capitale 100, ma non i 10 dell’interesse.

Una volta erogato il primo prestito, per poter far sì che le vengano restituiti pure quei 10 euro di interessi, la banca deve stampare altro denaro, diciamo 1.000 euro.

Come?

Sempre sotto forma di prestito verso un altro membro della società, Achille per esempio.

Quindi la nuova situazione che si presenta è che ci sono 1100 euro in circolazione (100 Gavino + 1.000 Achille), il debito da restituire è cresciuto a 1210 (110 Gavino + 1100 Achille), e mancano ora 110 euro di interessi.

Continuando con la stessa procedura di emettere moneta-debito per soddisfare la domanda di mezzi di scambio e permettere che altri membri della comunità possano saldare il debito, il divario tra moneta circolante e debito generato è naturalmente destinato a diventare sempre maggiore.

Prima assurdità: più una società è intraprendente, ricca di industrie, scambi commerciali e di denaro circolante, più risulta indebitata.

Una società prospera, benestante, produce contemporaneamente una gran quantità di merci da consumare e di debiti da rimborsare.

Come abbiamo visto con la riserva frazionaria, c’è però un limite che le banche non possono superare nella produzione di credito onde evitare il rischio di trovarsi senza contanti per soddisfare le richieste dei clienti.

Se la riserva obbligatoria è del 2%, non potranno prestare più di 50 volte quel valore, se la riserva è del 10%, come è stato per tanto tempo, sarà rischioso prestare più di dieci volte il valore custodito.

Con una riserva obbligatoria di 100 (10%) è bene non erogare più di 1.000, onde evitare di trovarsi senza liquidi ed evidenziare pericolosamente i problemi di insolvenza agli occhi del pubblico, col rischio di innescare la corsa agli sportelli dei clienti per riavere indietro il proprio denaro.

Nell’economia in espansione di una società attiva, il livello dei debiti cresce rapidamente per la grande richiesta di mutui per l’acquisto di proprietà immobiliari ed investimenti per finanziare la crescita di industria e commercio.

Il livello di guardia è presto raggiunto e la banca inizia a sentirsi a disagio per l’esposizione creditizia. Arresta l’erogazione di prestiti, inizia a richiedere a clienti in piena espansione di “rientrare”, invertendo così la rotta del ciclo economico.

Presto quel gran numero di merci prodotte non troveranno compratori, e si ripeteranno tutti quei fenomeni normali di ogni recessione già descritti.

Tutto questo non fa altro che portarci ad un’altra paradossale conclusione: in questo sistema monetario a riserva frazionaria dove la moneta nasce come debito, la crescita economica è costretta a fermarsi nel momento di maggior espansione, facendo mancare la moneta per l’acquisto dei beni prodotti proprio quando esiste una grande offerta di merci.

Abbiamo detto che più una società è ricca, più è indebitata con i banchieri. Questa affermazione ci porta ad un paradosso ancora più sconcertante: se ipoteticamente si potessero ripagare tutti i debiti esistenti nel pianeta, la totalità dei soldi rientrerebbe nel sistema bancario, sparendo così dalla circolazione.

Non rimarrebbe in giro un solo centesimo.

Sarebbe la paralisi dell’economia e della vita sociale.

La società, per sopravvivere, deve essere indebitata.

Incredibile, non è vero?

 

Questo è un assunto sconcertante. Siamo completamente dipendenti dalle Banche Commerciali.

Qualcuno deve prendere in prestito ogni singolo dollaro in circolazione, che sia contante o credito.

Se le Banche creano abbondante denaro artificiale noi stiamo bene; in caso contrario, facciamo la fame. Siamo del tutto privi di un sistema monetario stabile. Quando uno coglie la visione totale della situazione, la tragica assurdità della nostra posizione è quasi incredibile, ma è proprio così.

È la questione più importante che le persone intelligenti possano prendere in esame e sulla quale riflettere. È così importante che la nostra presente civiltà potrebbe arrivare al collasso in mancanza di una comprensione diffusa e di una rapida correzione dei difetti.”

 

                                            Robert H. Hemphill, Credit Manager of Federal Reserve Bank, Atlanta, Georgia

 

Come è possibile che nel mondo dell’opulenza siamo tutti così indebitati?

Se prima non sapevamo, ora abbiamo la risposta.

Probabilmente capiremo da ora in avanti che se le nostre aziende falliscono non è certo per nostra incapacità e non dovremmo vergognarcene.

Che è più che normale che non riusciamo a pagare la miriade di scadenze, bollette e tributi vari.

Il sequestro della casa di abitazione e di altre proprietà immobiliari è un crimine organizzato.

Che dietro la disperazione per insolvenza, i suicidi per depressione, e le sempre più frequenti esplosioni di violenza improvvisa ed inspiegabile in persone apparentemente normali, ci sono in realtà dei validi motivi.

Per continuare a vivere in questo sistema monetario dobbiamo indebitarci sempre più.

Se individualmente stiamo meglio senza debiti, come società non possiamo vivere senza di essi.

Su questo pianeta la popolazione mondiale, che fa tutto il lavoro fisico producendo la ricchezza, si ritira stanca la sera senza forze per pensare. L’elite finanziaria, fresca e riposata perché non esegue nessun lavoro fisico, ha tutto il tempo di pensare e creare sempre nuovi meccanismi per  impossessarsi della ricchezza prodotta dal popolo.

Alla massa lavoratrice in cerca del meritato riposo per riprendersi da stress e fatica fisica, le televisioni ed il cinema somministrano programmi di evasione che indottrinano e rendono inoffensivo il cervello.

 

Gente che non muoverà un singolo badile di terra nel progetto (…), né apporterà una libbra di materiale, metterà insieme più denaro dagli Stati Uniti, della gente che apporterà tutto il materiale e eseguirà tutto il lavoro.

Questa è la cosa terribile riguardo all’interesse (usura) . . . Ma ecco il punto: se la nazione può emettere una OBBLIGAZIONE DA UN DOLLARO, può anche emettere una BANCONOTA DA UN DOLLARO.

L’elemento che dà valore ai titoli di stato dà valore pure alla banconota . . . è assurdo dire che il nostro paese può emettere obbligazioni e non può emettere valuta.

Entrambe sono promesse di pagamento, ma una ingrassa gli usurai e l’altra aiuta la gente.

Se la valuta emessa dalla gente non dovesse avere valore, neanche le obbligazioni dovrebbero avere valore. È una terribile situazione quando il Governo, per assicurare il benessere della nazione, deve indebitarsi e consegnare rovinosi oneri di interesse nelle mani di uomini che controllano il fittizio valore dell’oro. L’interesse è una invenzione di Satana.”

                                      Thomas A. Edison

 

“No loans, no money”. La lingua inglese ha una grande capacità di sintesi.

Il collasso è inevitabile e sempre più vicino. Non ulteriormente rimandabile.

Il divario tra denaro in circolazione e debito va allargandosi sempre più.

Con i mutui a 25 e 30 anni la situazione peggiora perché generano un debito maggiore, anche se spalmato su periodi più lunghi.

Mi è appena capitato di vedere nei giorni scorsi la pubblicità di un prestito rimborsabile in 50 anni!

Un cappio al collo per tutta una vita.

I prestiti a lunga scadenza si offrono perchè sempre meno gente ha oggi la possibilità di accollarsi le pesanti rate dei mutui decennali.

Quando il numero di coloro che potranno prendersi l’impegno di ripagare un prestito andrà sotto una certa soglia, il sistema imploderà su se stesso.

Minato alle fondamenta, come le Torri Gemelle.

 

Capitolo XVII

Il segreto del valore monetario

 

Sino al Medioevo gran parte dei paesi europei condannavano il prestito di denaro ad interesse, seguendo gli insegnamenti di Aristotele e Tommaso d’Aquino, secondo i quali scopo del denaro era porsi al servizio della società per facilitare gli scambi di beni necessari a condurre un’esistenza dignitosa. L’interesse, considerato ingiusto, venne condannato come un reato chiamato “Usura”.

Lo scorrere del tempo e le continue pressioni sulle autorità ammorbidiscono le posizioni più drastiche, ed oggi il concetto di Usura è stato, diciamo, “ritoccato”, ridotto ad una valutazione numerica: sotto un certo numero è giusto interesse; al di sopra è Usura, immorale ed illegale.

Un tasso (diciamo) del 13,9 è “giusto”, legale, etico; il 14%  è Usura.

Basta quindi un misero 0,1% a separare ciò che è giusto da ciò che è assolutamente illecito ed immorale.

Potenza del denaro dei banchieri che riesce a ridurre l’etica ad un decimale!

In origine non c’era nessun limite da superare, per Usura si intendeva qualsiasi richiesta, anche minima, di un onere per l’uso di denaro avuto in prestito.

E questo per ovvi motivi. Era considerato immorale che si potesse produrre un beneficio senza lavoro, che è appunto ciò che succede con la rendita prodotta dal capitale.

Come ebbe a dire Henry Ford, il fondatore della casa automobilistica, severo critico del comportamento degli Usurai criminali:

 

. . la moneta non ha la funzione di produrre moneta, ma di movimentare beni”.

 

Solo il frutto del lavoro è etico, il capitale non lavora, non può generare denaro per il solo fatto di esistere.

 

Nummus non parit nummus (il denaro non si riproduce)

                                                                      Tommaso d’Aquino

 

Nel mondo islamico ancora oggi l’interesse è inammissibile, illegale.

Ma non sappiamo ancora per quanto, visto che le guerre per portare “pace e democrazia” con missili intelligenti, morte e distruzione di intere comunità, hanno come funzione principale quella di convincere i paesi arabi della bontà del nostro sistema monetario.

La religione cristiana ha condannato con decisione in passato l’Usura, ma per quanto riguarda oggi, la chiesa ha un atteggiamento molto poco chiaro al riguardo. Si schiera con gli Usurai.

Partecipa alla spartizione del bottino e tace.

Un silenzio molto colpevole.

La terza grande religione monoteista, quella ebraica, condanna pure la pratica del prestito ad interesse, lasciando però uno spiraglio aperto, una possibilità della quale hanno approfittato numerosi membri di quella comunità.

Lascio spazio alle parole di Marco Della Luna e Antonio Miclavez, autori di “Euroschiavi”, testo fondamentale per chiunque voglia saperne di più sul sistema monetario:

 

“Ma andiamo alle fonti del Cristianesimo e vediamo come i sacerdoti-scribi autori del Deuteronomio istruiscono Israele, il popolo eletto dal dio Javhé, in materia monetaria e finanziaria. (Deut 15, 1-8):

 

  • Alla fine di ogni sette anni concederai la remissione dei debiti.
  • E questa sarà la forma della remissione: ogni creditore condonerà ciò che ha dato in prestito al suo prossimo; non esigerà la restituzione dal suo prossimo e dal suo fratello, perché è stata proclamata la remissione dell’Eterno. Potrai richiederlo dallo straniero; ma condonerai al tuo fratello ebreo quanto egli ti deve.
  • Non vi sarà tuttavia alcun bisognoso tra di voi, perché l’Eterno ti benedirà grandemente nel paese che l’Eterno, il tuo DIO, ti dà in eredità, perché tu lo possieda,
  • solo però se tu obbedisci diligentemente alla voce dell’Eterno, il tuo DIO, avendo cura di mettere in pratica tutti questi comandamenti, che oggi ti prescrivo.
  • Poiché l’Eterno, il tuo DIO, ti benedirà come ti ha promesso; allora farai prestito a molte nazioni, ma tu non chiederai prestiti; dominerai su molte nazioni, ma esse non domineranno su di te.
  • Se vi sarà qualche tuo fratello bisognoso in mezzo a te, in alcuna delle tue città del paese che l’Eterno, il tuo DIO, ti dà, non indurirai il tuo cuore e non chiuderai la tua mano davanti al tuo fratello bisognoso; ma gli aprirai generosamente la tua mano e gli presterai quanto gli occorre per venire incontro al bisogno in cui si trova.

 

Premesso che già al tempo di Mosè si praticavano prestiti finanziari non solo in monete d’oro e d’argento ma pure mediante denaro simbolico (mamrè, terafim,), la remissione dei debiti ogni sette anni impedisce il formarsi del debito infinito, e infinitamente crescente, all’interno del popolo d’Israele – debito che ha effetti, come sappiamo a nostre spese, distruttivi sulla società e sull’economia. Al contempo, la non applicabilità della remissione dei debiti ai non ebrei, alle altre nazioni, sancita dal versetto 3, fa si che il debito infinito possa svilupparsi in esse. Ricordiamo che l’Ebraismo è una religione etnica, non ecumenica; e che l’Antico Testamento è la storia di una alleanza tra un dio, Javhè, e un popolo specifico, in contrapposizione agli altri popoli e ai loro dèi.

Il Cristianesimo è una religione ecumenica, ossia rivolta a tutti, ma altre religioni, come l’Ebraismo e l’Induismo, si rivolgono solo a uno specifico popolo, agli Ebrei e agli Hindù, e hanno (come pure l’Islam) una doppia morale, che prescrive un comportamento leale solo verso i “fratelli” e consente lo sfruttamento degli altri.

L’osservanza dei suddetti precetti produrrà prosperità al popolo eletto (versetto 4), a condizione che esso si attenga alle predette regole dell’Eterno (versetto 5); se lo farà, Javhè lo benedirà, e Israele presterà a interesse a molte nazioni, ma da nessuna chiederà prestiti a interesse (il testo latino ha fenerabis, ossia prestare ad interesse); in tal modo il popolo eletto dominerà su molte nazioni (attraverso il meccanismo dell’indebitamento infinito) e da nessuna sarà dominato. Insomma il clero di Javhè insegna ad Israele l’imperialismo finanziario. Ma, se sostituiamo “Israele” e “popolo eletto” con la parola “banchieri”, abbiamo semplicemente la rappresentazione della realtà politico-finanziaria dei tempi moderni.

I sacerdoti-scribi del Deuteronomio insegnano dunque al popolo eletto a fare i banchieri”.

 

La religione (= ordine superiore e divino)  insegna al popolo eletto a dominare su molte nazioni, indebitandole con lo strumento monetario.

Incoraggia i suoi membri a diventare Usurai …

 

La moneta è il mezzo di scambio.

Abbiamo visto che qualsiasi materiale può essere usato come mezzo di scambio; è solo un accordo (convenzione) tra i membri della comunità.

Sin dalle origini, la moneta-merce è l’espressione più efficace del mezzo di scambio, perché con lo scambio di due beni reali, ha carattere liberatorio.

La moneta-merce, essendo un bene con valore intrinseco, una pelle di castoro, una pecora, una quantità di sale o di riso, conclude lo scambio, libera dal debito, lo annulla.

Anche oro e argento, quando usati in principio come moneta-merce con valore intrinseco che variava a seconda del peso, espletavano in maniera egregia la funzione di moneta.

Il proprietario di quella moneta aveva un valore reale in mano, era padrone del bene.

continua………

 

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Paolo MALEDDU

 

 

 

 

 

 

 

2016.05.09 – Acqua, tradimento di Stato

Posted by Presidenza on 9 Maggio 2016
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L’acqua è Vita, è la Madre di tutta la Vita sul pianeta !

 

Pubblicazione1

 

 

 

di Alex Zanotelli

 

 

 

 

 

Quello che è avvenuto il 21 aprile alla Camera dei Deputati è un insulto alla democrazia. Quel giorno i rappresentanti del popolo italiano hanno rinnegato quello che 26 milioni di italiani avevano deciso nel Referendum del 12-13 giugno 2011 e cioè che l’acqua deve uscire dal mercato e che non si può fare profitto su questo bene. I Deputati invece hanno deciso che il servizio idrico deve rientrare nel mercato, dato che è un bene di “interesse economico”, da cui ricavarne profitto. Per arrivare a questa decisione(beffa delle beffe!), i rappresentanti del popolo hanno dovuto snaturare la Legge d’Iniziativa Popolare (2007) che i Comitati dell’acqua erano finalmente riusciti a far discutere in Parlamento. Legge che solo lo scorso anno (con enorme sforzo dei comitati) era approdata alla Commissione Ambiente della Camera, dove aveva subito gravi modifiche, grazie agli interventi di Renzi-Madia.Il testo approvato alla Camera obbliga i Comuni a consegnare l’acqua ai privati. Ben 243 deputati (Partito Democratico e Destra) lo hanno votato, mentre 129 (Movimento Cinque Stelle e Sinistra Italiana) hanno votato contro. A nulla è valsa la rumorosa protesta in aula dei Pentastellati.

Ora il Popolo italiano sa con chiarezza sia quali sono i partiti che vogliono privatizzare l’acqua, ma anche che il governo Renzi è tutto proteso a regalare l’acqua ai privati. “L’obiettivo del governo Renzi-afferma giustamente R.Petrella- è il consolidamento di un sistema idrico europeo , basato su un gruppo di multiutilities su scala interregionale e internazionale, aperte alla concorrenza sui mercati europei e mondiali, di preferenza quotate in borsa , e attive in reti di partenariato pubblico-privato.” Sappiamo infatti che Renzi vuole affidare l’acqua a quattro multiutilities italiane: Iren, A2A, Hera e Acea. Infatti sta procedendo a passo spedito l’iter del decreto Madia (Testo unico sui servizi pubblici locali) che prevede l’obbligo di gestire i servizi a rete (acqua compresa) tramite società per azioni e reintroduce in tariffa “l’adeguatezza della rimunerazione del capitale investito.” (la dicitura che il Referendum aveva abrogato!) Tutto questo è di una gravità estrema , non solo perché si fa beffe della democrazia, ma soprattutto perché è un attentato alla vita. E’ infatti Papa Francesco che parla dell’acqua come “diritto alla Vita ” (un termine usato in campo cattolico per l’aborto e l’eutanasia). L’acqua è Vita, è la Madre di tutta la Vita sul pianeta. Privatizzarla equivale a vendere la propria madre! Ed è una bestemmia!
Per cui mi appello a tutti in Italia, credenti e non, ma soprattutto alle comunità cristiane perché ci mobilitiamo facendo pressione sul Senato dove ora la legge sull’acqua è passata perché lo sgorbio fatto dai deputati venga modificato.

Inoltre mi appello:

Al Presidente della Repubblica , perché ricordi ufficialmente al Parlamento di rispettare il Referendum;

Alla Corte Costituzionale ,perché intervenga a far rispettare il voto del Popolo italiano;

Alla Conferenza Episcopale Italiana (CEI), perché si pronunci ,sulla scia dell’enciclica Laudato Si’, sulla gestione pubblica dell’acqua;

Ai parroci e ai sacerdoti, perché nelle omelie e nelle catechesi, sensibilizzino i fedeli sull’acqua come “diritto essenziale, fondamentale, universale” (Papa Francesco)

Ai Comuni e alle città, perché ritrovino la volontà politica di ripubblicizzare i servizi idrici come Napoli (Penso a città come Trento, Messina, Palermo, Reggio Emilia..).

Il problema della gestione dell’acqua è oggi fondamentale: è una questione di vita o di morte per noi, ma soprattutto per gli impoveriti del pianeta, per i quali, grazie al surriscaldamento del pianeta, l’acqua sarà sempre più scarsa. Se permetteremo alle multinazionali di mettere le mani sull’acqua, avremo milioni e milioni di morti di sete. Per questo la gestione dell’acqua deve essere pubblica, fuori dal mercato e senza profitto, come sta avvenendo a Napoli, unica grande città italiana ad aver obbedito al Referendum.
Diamoci tutti da fare perché vinca la Madre, perché vinca la Vita:l’Acqua.

tratto da: (clicca qui)

TESTATA  SEZ. AGRICOLTURA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sardinnia, 05 maggio 2016

 

Siamo nel mese di maggio ed i  finanziamenti europei per Il Piano di Sviluppo Rurale (P.S.R.) sono ancora ben occultati dai loschi politicanti sardi. Questi sinistri individui, che dovrebbero essere al servizio del cittadino dal quale sono profumatamente pagati, avranno forse pensieri molto più seri a cui pensare ?

La realtà è che questi lestofanti tengono sotto sequestro tutto il mondo agro pastorale nascondendo finanziamenti che dovrebbero essere già disponibili dallo scorso mese di gennaio.

Tutto il mondo agro pastorale è al collasso grazie a queste persone cui è stato dato l’incarico di aiutare a creare benessere. La loro negligenza, incapacità e presunzione crea solo distruzione, assecondati  delle associazioni di categoria e dei sindaci che tacciono, lasciando intendere che possono essere considerati loro complici o sottoposti a ricatto.

Credo sia necessaria una presa di posizione ben precisa ed energica.

 

Luisu Zucca (Provv. Gen. Sez. Agricoltura MLNS/ Guvernu Sardu Provvisoriu)

2016.05.05 – I LESTOFANTI TENGONO SOTTO SEQUESTRO IL MONDO AGRO PASTORALE

2016.05.03 – La Grande Truffa – 22° parte

Posted by Presidenza on 3 Maggio 2016
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Dopo alcuni mesi di pausa, dovuta a problemi dell’autore, siamo lieti di riprendere la pubblicazione del libro “La Grande Truffa” di Paolo Maleddu

 

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A grande richiesta proponiamo, a puntate, il libro “La Grande Truffa” di Paolo Maleddu, uno di noi, un grande uomo che per il suo coraggio, la sua lealtà e la sua voglia di verità si trova oggi sotto l’attacco duro e sleale dello Stato italiano, uno Stato burattino delle lobbies bancarie internazionali

 

 

 

 

 

 

 

Paolo MALEDDU: “Ho scritto questo libro per una incontenibile necessità di condividere con quante più persone possibile un insieme di informazioni nelle quali mi sono imbattuto, e che hanno gradualmente aperto davanti ai miei occhi una visione del tutto nuova della realtà del mondo nel quale viviamo. 

Una realtà insospettata, spaventosa, nella quale siamo immersi ma che non riusciamo a vedere, perché confusa dietro una barriera di notizie ed immagini sapientemente filtrate, falsate o anche solamente ignorate. 

Le notizie che non vengono divulgate sono le più importanti.

C’è un mondo reale nel quale gli eventi scorrono così come avvengono, lieti o dolorosi che siano, in un flusso continuo. E uno parallelo, virtuale, creato dalla rappresentazione che i media danno di questa successione di eventi. 

Noi viviamo nel mondo virtuale che ogni giorno radio, giornali, televisioni e cinema costruiscono per noi. “Educati” sin dai primi anni di scuola ad essere prigionieri di verità ufficiali, ci è poi difficile accettare versioni diverse, scomode, che non rientrano nei nostri orizzonti.” 

Esistono due storie: la storia ufficiale, menzognera, che si insegna “ad usum Delphini”, e la storia segreta, in cui si rinvengono le vere cause degli avvenimenti, una storia vergognosa.”

 

La Grande Truffa – dalla 1° alla 20°parte                      La Grande Truffa – 21°parte

 

 

L’emissione monetaria

LA GRANDE TRUFFA

Come gli usurai internazionali si impossessano
di tutta la ricchezza prodotta dalla popolazione mondiale

22° parte

 

………………….

George Soros è stato condannato all’ergastolo in contumacia da un tribunale in Indonesia per speculazioni sulla moneta locale, è indagato da alcune procure italiane per la speculazione contro la lira di Settembre 1992, ma l’università di Bologna, grazie pare ad un interessamento di Romano Prodi, gli  ha assegnato una laurea “honoris causa”.

Recentemente ho visto una fugace immagine televisiva di Soros con  sovrimpressa la scritta: filantropo.

 Così funziona il mondo virtuale.

La filantropia è l’attività alla quale si dedicano tutte le “first ladies”  dei grandi magnati, e gli stessi grandi gruppi bancari, elargendo elemosine nel tentativo di lavare l’immagine compromessa dalla fraudolenta provenienza delle loro fortune.

 

Sapete quali sono le uniche organizzazioni che possono riciclare grosse quantità di denaro sporco?

Le banche.

Avrei una gran voglia di parlarvi di Euroclear e Clearstream, di Sindona, Calvi e della banca vaticana, lo IOR (istituto delle opere religiose).

Ma è un’altra storia.

 

Se 50 persone volessero ritirare in contanti i 10.000 euro dal conto?

Beh, sarebbe un inconveniente, ma di non difficile soluzione.

Se uno volesse ritirare un milione di euro in contanti?

Questo è già un problema che non potrebbe essere risolto immediatamente. Le banche hanno difficoltà a cambiare assegni anche di due o tremila euro, a molti di voi sarà già capitato.

Soprattutto, c’è da tenere presente un fatto non trascurabile: far uscire contanti dalla banca equivale a far mancare la base di un credito 50 volte superiore. Cioè: un milione in contanti “garantisce” 50 milioni di credito, di promesse di pagamento, che la banca si vedrebbe obbligata a “richiamare” per non correre rischi che vadano oltre la già precaria riserva del 2%.

Quindi inizierebbe a telefonare ai clienti, chiedendo loro di versare per diminuire il “rosso” del conto corrente, pena la revoca del fido, con tutte le conseguenze del caso.

 

Se 50 clienti volessero tutti trasformare il loro credito di un milione in banconote “vere”?

Questo sì che sarebbe un grosso guaio.

Sarebbe costretta ad intervenire la banca centrale emittente (prestatore di ultima istanza), che è stata appunto fondata non per perseguire la stabilità monetaria come sbandierato, ma aiutare le banche commerciali in caso di necessità ed impedire il crollo di tutto il sistema bancario.

Dal momento che quei 50 milioni non esistono se non in una eterea scrittura elettronica del computer, la banca centrale dovrebbe portarli in vita, renderli palpabili, mettendo in moto a tutta velocità la stampante e trasformare carta in banconote.

Se poi qualche centinaio di clienti si presentassero in più agenzie bancarie per riscuotere i propri crediti, sarebbe l’inizio della fine. Le centinaia si trasformerebbero presto in migliaia, e l’insolvenza del sistema bancario verrebbe alla luce.

Le banche sono nell’impossibilità di mantener fede agli impegni presi perché non hanno quei soldi che dicono di aver prestato. Hanno, forse, solo il 2% che la legge obbliga loro a tenere come riserva.

 

Le banche sono insolventi, si trovano in una situazione di bancarotta di fatto, ma non ufficialmente dichiarata.

 

Se tutti coloro che hanno dei risparmi depositati in banca sapessero della situazione esistente, la tentazione di ritirarli subito sarebbe forte.

E non sarebbe la miglior soluzione.

Scoppierebbe il caos, ed ancora una volta sarebbe la popolazione a rimetterci. Tutti i contribuenti, non solo quelli che hanno qualche risparmio depositato.

Conviene stare al gioco, sin quando dura, e cambiare il sistema prima che crolli.

Perché una cosa è certa: questo sistema è destinato a crollare.

Quando il sistema bancario è in pericolo e qualche banca è in procinto di fallire, il governo interviene in aiuto spendendo i nostri soldi, messi insieme con le difficoltà che ben sappiamo, frutto del lavoro e del sudore della nostra fronte, ma sequestratici con mille odiosi balzelli.

Le somme sempre più esigue destinate ad infrastrutture e servizi di cui tanto c’è bisogno, vengono dirottate in aiuto ai banchieri.

I politici, camerieri dei banchieri, ci costringono a lavorare per salvare i nostri aguzzini.

 

Tenete sempre bene a mente che tutta la ricchezza esistente nel mondo è prodotta dal popolo con un semplice lavoro di trasformazione e utilizzo delle ricchezze naturali.

Pertanto tutte le risorse necessarie a pagare gli errori dei politici e del sistema bancario, vengono dal nostro lavoro.

In definitiva, in questo sistema monetario noi lavoriamo tutti i giorni per i banchieri, dal momento che i nostri soldi vanno a finire nelle loro tasche, quando le cose vanno normalmente.

Se poi i banchieri dovessero esagerare con i loro sotterfugi e la banca si dovesse trovare in pericolo di insolvenza, sono sempre i nostri soldi che accorrono a salvarla.

Siamo sempre noi che paghiamo il conto.

Come le cronache di questi ultimi anni ci hanno insegnato, i soldi pubblici (nostri) sono serviti a raddrizzare i bilanci di numerose banche in Europa e negli Usa, ma non per salvare le popolazioni indebitate: sempre più persone perdono il lavoro con tutte le conseguenze che ciò comporta, e le banche  continuano a non concedere credito né alle piccole imprese né ai singoli cittadini.

Ancora una volta,  l’uomo-massa ulteriormente indebitato per l’aumento del debito pubblico, è abbandonato a sé stesso nella disperazione, questa sì da condividere con i familiari, a far fronte ad una situazione che non comprende.

Fallimenti, disoccupazione e sofferenza continuano ad aumentare tra le popolazioni, ma i grandi banchieri sono salvi.

Ci vogliamo rendere conto di quanto dobbiamo subire a causa della complicità tra banchieri e politici?

 

Succede a volte che lo stesso sistema bancario permetta che qualche banca minore chiuda, non accorrendo a salvarla, per eliminare e punire qualche banchiere poco accorto o non allineato.

È successo nella grande depressione del 1929 con un consistente numero di istituti di credito, e di nuovo qualche caso recentemente.

È un modo di consolidare in modo naturale il sistema bancario nel suo insieme, tagliando qualche ramo secco e concentrando il potere in mano di poche ma ben più potenti superbanche “too big to fail” (troppo grandi per fallire).

I dipendenti, uomini del popolo, non certo dell’elite finanziaria, perderanno il posto di lavoro con tutte le conseguenze possibili ed immaginabili.

La banca come impresa perderà niente altro che la propria credibilità.

Poco più di nulla aveva quando ha iniziato, poco più di nulla può rimetterci.

Gli azionisti ci rimettono il capitale sociale, non grandi cifre rispetto al volume d’affari (la Banca d’Italia ha un capitale sociale di soli 156 mila euro).

Ma noi siamo buoni, quando gli stessi banchieri riapriranno i battenti sotto altre insegne, accorreremo di nuovo a farci ingannare, non avendo alternative.

Sino a quando non ci riprenderemo la proprietà e il controllo della moneta.

 

Legge non è uguale a giustizia.

Un comportamento moralmente inaccettabile non cesserà di esserlo per il semplice motivo che un re poco onesto nel caso della Banca d’Inghilterra o dei politici corrotti al giorno d’oggi, lo legalizzino.

La storia e le leggi vengono scritte dai potenti, a loro esclusivo vantaggio.

La riserva frazionaria e tutte le norme bancarie che noi dobbiamo osservare, ne sono una conferma.

L’ingiustizia rimane tale, pur se legale.

La riserva frazionaria è una truffa, e, quantunque legalizzata, non può durare.

Potrete ingannare tutti per un po’. Potrete ingannare qualcuno per sempre. Ma non potrete ingannare tutti per sempre.”      

 

                                                                     Abraham Lincoln

 

La riserva frazionaria e l’interesse che genera hanno già decretato la fine di questo sistema monetario.

Non si sa ancora quando, domani o tra qualche anno.

L’unica cosa certa è che crollerà.

Capitolo XVI

La moneta è debito

 

Per poter capire sino in fondo perché il crollo di questo sistema monetario è inevitabile, dobbiamo prima prendere in esame un altro paradosso, l’ennesimo di questo sistema monetario.

Abbiamo già visto che quando ha bisogno di denaro per realizzare una nuova struttura ospedaliera lo Stato si indebita. Più esattamente: il governo prende in prestito i soldi, li spende cercando anche di comprarsi il consenso necessario per mantenersi al potere, ed indebita il popolo.

Ricordiamo che lo stato può procurarsi i soldi per la gestione ordinaria   vendendo beni di sua proprietà (aziende, immobili), o esercitando il proprio diritto sovrano di emettere valuta di Stato, semplicemente stampando moneta a titolo originario per pagare infrastrutture.

L’emissione monetaria è un diritto che trova origine nella sovranità del popolo, non derivato cioè da altre autorità, essendo il popolo stesso la massima autorità su tutto il territorio nazionale.

Quindi noi non abbiamo bisogno di indebitarci per avere il mezzo di scambio necessario a far funzionare l’economia, in quanto possiamo produrlo gratuitamente.

 

La scelta del governo di indebitare la popolazione è dettata dalla complicità e sudditanza della classe politica nei confronti della Grande Finanza internazionale.

Il ministero del Tesoro, guidato spesso e volentieri da  banchieri prestati alla politica che continuano a fare gli interessi delle banche e non quelli della popolazione, emette delle cambiali, i Titoli di Stato, che noi saremo costretti a ripagare con un iniquo prelievo fiscale.

Quando ad acquistare i Buoni del Tesoro sono i cittadini, questi consegnano in cambio dei soldi veri, guadagnati con ore di duro lavoro; quando lo scambio viene effettuato con il sistema bancario privato, questo consegna della carta colorata appena stampata per l’occasione, ed ancora di nessun valore.

L’indebitamento collettivo che ne deriva, avviene nel momento dell’accettazione, ed innesca quel meccanismo ormai noto del debito infinito, con conseguenze devastanti sul popolo.

L’inestinguibile debito pubblico è la manifestazione del malaffare.

Ripeto che il debito pubblico in un paese con moneta sovrana, appartenente cioè allo Stato (tutti noi), è un falso problema, un dogma che ci viene inculcato per terrorizzarci e sottrarci (con le imposte) soldi da consegnare alla Grande Finanza internazionale.

Come ci fa giustamente osservare Paolo Barnard nel suo “Il più grande crimine” (cercatelo in internet), in Italia il debito pubblico ammonta al 120% del prodotto interno lordo (Pil), ed il nostro paese viene attaccato dalla grande speculazione internazionale che ci costringe ad alzare i rendimenti dei Bot per poterli vendere. Mancanza di fiducia nella nostra possibilità di poter rendere i soldi, dal momento che non abbiamo più una nostra moneta.

Il Giappone ha un debito pubblico che ammonta al 200% del Pil. Avete mai letto che il paese del sol levante è in difficoltà economiche perché sotto attacco degli speculatori internazionali?

No. Il Giappone ha una moneta sovrana, lo yen. I capitali internazionali non l’attaccano perché sanno bene che in caso di necessità quel paese può stampare (o produrre elettronicamente) tutta la moneta che le serve per pagare i debiti. 

Il popolo sovrano non ha bisogno di indebitarsi per avere il mezzo di scambio, invece in questo mondo virtuale nel quale siamo immersi, la moneta nasce come debito.

Cosa significa?

 

A livello individuale, ciascuno di noi ha la possibilità di procurarsi denaro lavorando, vendendo qualche proprietà o chiedendolo in prestito. Trascuriamo situazioni particolari come eredità, vincite al totocalcio, et cetera.

Quando ci presentiamo in una qualsiasi agenzia bancaria per chiedere un prestito, con la soggezione di chi, ignorando la verità, attribuisce all’istituto di credito la proprietà della moneta, per avere 100 mila euro dobbiamo praticamente trasferire prima alla banca la proprietà di almeno 200 mila euro di nostri immobili.

Punto fondamentale dell’accordo, il nostro impegno a pagare una certa somma gravata da interessi in un determinato numero di anni precede il prestito da erogare.

La banca, ipotecando i nostri immobili, acquisisce un diritto reale sulle proprietà che portiamo in garanzia, e solo in un secondo momento concede di prestarci il denaro richiesto.

Naturalmente, non si tratta di denaro contante, ma di credito erogato con una scrittura contabile nel conto corrente, una promessa di pagare denaro a richiesta del titolare.

L’assegno che useremo per pagare l’appartamento che stiamo acquistando, è una semplice ricevuta cartacea convertibile in denaro. Non è contante.

Quando accettato, assolve la stessa funzione del denaro (movimentare merci), senza però esserlo.

Il costruttore che ci vende l’appartamento, appena ricevuto l’assegno, essendo questo “non trasferibile”, non potrà far altro che versarlo in banca sul proprio conto.

Da che cosa è garantita l’intera operazione?

Dal valore dei nostri beni immobili.

Noi, in sostanza, cediamo alla banca gratuitamente per mezzo dell’ipoteca la proprietà dei nostri immobili, mantenendone il possesso.

La banca, sulla base di un capitale esistente, nostro, di 200 mila euro, ce ne presta 100, questa volta non certo a titolo gratuito, ma con un interesse velenoso, creando per sé un credito, diciamo approssimativamente (a seconda del costo e degli anni di restituzione) di 150 mila euro (capitale + interesse).

Un credito che verrà subito registrato come attivo nel bilancio societario, e che non sarà certo tenuto nel cassetto in attesa delle scadenze stabilite. Verrà piuttosto impacchettato assieme ad altre promesse ed illusioni create dai “maghi della finanza” in veri e propri “pacchi” da offrire, con nomi ingannevoli (“Futuro sereno”) e formati incomprensibili, all’ingenuo risparmiatore al quale verrà poi rifilato.

 

 

La banca ha creato per sé nuovo valore monetario, non proveniente dal proprio lavoro, ma estratto dalle nostre proprietà e capacità lavorative.

Infatti, al momento della nostra richiesta di prestito, la banca non possedeva quel denaro.

Il banchiere non va a prendere i soldi in cassaforte per consegnarceli.

Li crea sul momento con una scrittura contabile, una cifra sul nostro conto corrente. Ci gira il valore che noi gli portiamo.

 

A questo proposito apro una piccola parentesi per raccontare ciò che successe nel 1969 negli Stati Uniti, a Montgomery, Minnesota.

La causa della “First National Bank of Montgomery” contro Jerome Daly, un avvocato che si difendeva da sé, portò alla luce due misfatti che continuano a ripetersi quotidianamente: la creazione di denaro dal nulla da parte delle banche, e la conseguente nullità dei contratti di mutuo che continuiamo a stipulare con gli istituti di credito.

Jerome Daly si opponeva, da imputato, al pignoramento della sua casa di abitazione sostenendo che la banca di Montgomery non avesse nessun denaro da offrire come corrispettivo al momento della stipula del contratto di mutuo.

 

Leggiamo dal nostro dizionario enciclopedico alla parola mutuo: contratto con il quale una parte (mutuante) consegna all’altra (mutuatario) una determinata quantità di denaro o di altre cose fungibili e questa si impegna a restituire altrettante cose della stessa specie e qualità. Il mutuo rientra, con il comodato, il deposito ed il pegno, nella categoria dei contratti reali, i quali richiedono, per la loro perfezione, oltre al consenso delle parti, anche la consegna della cosa.

La tesi difensiva di Jerome Daly era imperniata sul fatto che la banca non gli avesse consegnato del denaro depositato precedentemente da altri clienti ed appositamente accantonato per lui, ma che fosse stato “creato” con una semplice scrittura contabile al momento della firma.

La tesi difensiva non appariva molto solida, ma la sorpresa per il giudice Martin Mahoney venne dalle parole del presidente della “First National Bank of Montgomery”, il signor Morgan, quando da testimone ammise che la banca creava dal nulla il denaro che offriva in prestito, nonostante non ci fosse nessuna legge o norma scritta degli Stati Uniti d’America che concedesse tale diritto.

Il giudice stentava a credere alle parole del Morgan, commentando che tutto ciò gli sembrava un grande imbroglio, e che a suo parere soltanto Dio avesse il potere di creare qualcosa “dal nulla”.

Diede ragione a Jerome Daly, consentendogli di conservare la propria abitazione, respingendo la richiesta di pignoramento della banca.

La sentenza non fu mai rovesciata, ma nemmeno mai ripetuta.

Sei mesi più tardi, nel Giugno del 1969, il giudice venne ritrovato morto su una imbarcazione, con chiare tracce di veleno nel suo corpo, in un caso che venne archiviato come incidente di pesca.

Ci vuole ben altro per far fronte allo strapotere e all’arroganza della Grande Usura internazionale.

 

Riprendendo il nostro cammino, noi consegniamo un assegno di 100 mila euro al costruttore che ci sta vendendo l’appartamento.

Quella promessa di pagamento non si dovrà trasformare in denaro, perché obbligata a rientrare immediatamente nel sistema bancario, dalle norme emanate, provate a pensare, da chi ?

Dai banchieri, naturalmente!

Da Basilea, Svizzera, paese per giunta estraneo all’Unione Europea e che si guarda bene dall’entrarci per non perdere  il controllo della propria moneta, la Banca dei Regolamenti Internazionali, la banca delle banche centrali, detta norme (come “Basilea due”) sempre più sfacciatamente contrarie agli interessi delle popolazioni, che vengono integralmente fatte proprie (come potrebbe essere diversamente?) dai politici europei servi degli Usurai internazionali, ed imposte ai sudditi, chiedo scusa, ai popoli sovrani di tutta Europa.

Ma stampa e telegiornali hanno detto che “sono le nuove norme per combattere  riciclaggio ed evasione”, possiamo stare tranquilli.

 

Fine dell’operazione della stipula del contratto di mutuo per la banca, senza aver nulla dato.

E noi?

Ci siamo impegnati a restituire quel prestito, più la montagna di interessi generati, con il lavoro dei 20 anni che verranno.

Sarà denaro vero questa volta, guadagnato col sudore della fronte, non creato dal nulla con un impulso elettronico nel computer.

Pensate un po’, 20 anni della nostra vita e tanti sacrifici, la preoccupazione per la rata variabile e l’incubo dell’insolvenza insita nell’attuale sistema monetario, per tentare di restituire la nostra moneta scippataci con l’inganno.

continua…..

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Paolo Maleddu

 

 

La programmazione rituale basata sull’abuso è molto diffusa, è sistematica, si organizza attraverso le conoscenze esoteriche che non sono scritte, o pubblicate su qualsiasi libro o dette in un talk show, ma che vediamo costantemente aggirarsi in tutto il paese.

Nonostante le rivelazioni, i documenti e i whistle blowers, la grande maggioranza della popolazione ignora, respinge o evita il problema del tutto. Diversi personaggi pubblici che vediamo nei nostri schermi tv e nei film sono schiavi del controllo mentale.

Quanti invece tra la comune popolazione ?

 

La programmazione Monarch è un metodo per il controllo mentale utilizzato da numerose organizzazioni per scopi segreti. Si tratta della prosecuzione del progetto MK-ULTRA, un programma di controllo mentale sviluppato dalla CIA, e testato su militari e civili. I metodi sono incredibilmente sadici (lo scopo principale è quello di traumatizzare la vittima), ed i risultati sono raccapriccianti: la creazione di una schiavo mentalmente controllato, che può essere attivato in qualsiasi momento per eseguire qualsiasi azione richiesta dal gestore (handler). Mentre i mass media ignorano il problema, oltre 2 milioni di americani hanno subito gli orrori di questa programmazione. Questo articolo esamina le origini della programmazione Monarch, alcuni dei suoi metodi e il simbolismo.

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La programmazione Monarch è una tecnica di controllo mentale che comprende elementi del Satanic Ritual Abuse (SRA) e del disturbo di personalità multipla (MPD). Si utilizza una combinazione di psicologia, neuroscienze e rituali occulti per creare all’interno degli schiavi un alter ego che può essere attivato ??e programmato dai gestori. Gli schiavi della programmazione Monarch vengono utilizzati da varie organizzazioni collegate con l’élite mondiale in settori come: l’esercito, la schiavitù sessuale e l’industria dell’intrattenimento. In questo articolo daremo un occhio alle origini della programmazione Monarch, alle sue tecniche e al suo simbolismo.

ORIGINI

Durante il corso della storia, sono stati registrati molteplici resoconti che descrivevano rituali e pratiche simili al controllo mentale. Uno dei primi scritti che si riferisce all’uso dell’occultismo per manipolare la mente, può essere trovato nel Libro dei Morti egiziano. Si tratta di una raccolta di rituali, molto studiato dalle società segrete di oggi, che descrive i metodi di tortura e di intimidazione (per creare un trauma), l’uso di pozioni (farmaci) e il “lancio” di incantesimi (ipnotismo), che si traduce nel totale asservimento dell’iniziato. Altri eventi attribuiti alla magia nera, alla stregoneria e alla possessione demoniaca (dove la vittima è animata da una forza esterna) sono anche essi antenati della programmazione Monarch.

Tuttavia è durante il 20° secolo che il controllo mentale diviene una scienza in senso moderno del termine, dove migliaia di soggetti sono stati sistematicamente osservati, documentati e sperimentati.

Uno dei primi studi sulla metodica del controllo mentale basato sul trauma sono state condotte da Josef Mengele, medico che lavorava in campi di concentramento nazisti. Inizialmente acquisì notorietà per essere stato uno dei medici delle SS che curò la selezione dei prigionieri in arrivo, determinando chi doveva essere ucciso e che sarebbe diventato un operaio per i lavori forzati. Tuttavia, egli è noto soprattutto per aver condotto degli esperimenti macabri sugli esseri umani all’interno dei campi di concentramento. Mengele conduceva esperimenti pure sui bambini, motivo per il quale venne chiamato “L’angelo della Morte”.

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Joseph Mengele, 1935

 

 

Mengele non gode di stima per i suoi sordidi esperimenti sui prigionieri dei campi di concentramento, in particolare sui gemelli. Una parte del suo lavoro, menzionata raramente, è la ricerca sul controllo della mente. Gran parte di essa è stata confiscata dagli Alleati ed è ancora classificata ai nostri giorni.

“DR. GREEN (Dr. Joseph Mengele): Il miglior programmatore, si potrebbe forse conferire lui il titolo di padre della programmazione Monarch, un ex-medico del campo di concentramento nazista. Migliaia di schiavi Monarch controllati mentalmente negli Stati Uniti avevano il “Dr. Green” come loro programmatore capo”.

“Il Dr. Joseph Mengele, conosciuto ad Auschwitz, fu il principale promotore del Progetto Monarch, basato sul trauma, e dei programmi MkUltra della CIA. Mengele e circa 5, 000 altri nazisti di alto rango sono stati segretamente trasferiti negli Stati Uniti e nel Sud America all’indomani della seconda guerra mondiale in una Operazione progettata dalla Paperclip. I nazisti hanno continuato la loro opera nello sviluppo di tecnologie di controllo mentale e missilistica in segreto nelle basi sotterranee militari. L’unica cosa che c’è stata detta era che il lavoro di progettazione missilistica era portato avanti in collaborazione con l’ex celebrità nazista Warner Von Braun. Gli assassini, i torturatori, i mutilatori che hanno spezzato migliaia di vite sono stati discretamente tenuti da parte, occupando comunque le basi sotterranee militari degli Stati Uniti che a poco a poco sono diventate la dimora di migliaia e migliaia di bambini americani rapiti dalle strade (circa un milione l’anno) e messi in gabbie di ferro impilate dal pavimento al soffitto come parte della “rieducazione”. Questi bambini sarebbero stati utilizzati per affinare e perfezionare ulteriormente le tecnologie sul controllo mentale di Mengele. Alcuni bambini selezionati (almeno quelli che sopravvivevano alla ‘rieducazione’), sarebbero diventati gli schiavi controllati mentalmente del futuro che sarebbero poi stati utilizzati in migliaia di lavori diversi che vanno dalla schiavitù sessuale agli omicidi. Una parte consistente di questi bambini, che erano considerati materiali di consumo, sono stati abbattuti intenzionalmente di fronte (e da) altri bambini, al fine di traumatizzare il tirocinante selezionato in totale rispetto e sottomissione.

Le ricerche di Mengele servirono come base per l’illegale e segreto programma di ricerca CIA chiamato MK-ULTRA.

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MK-ULTRA

Il progetto MK-ULTRA è andato avanti dagli inizi degli anni ’50 fino alla fine degli anni ’60, utilizzando i cittadini americani e canadesi come soggetti di prova. Le prove pubblicate sul Progetto MK-ULTRA indicano l’utilizzo di metodologie che miravano a manipolare i singoli stati mentali e alterare le funzioni cerebrali, compresa la somministrazione di farmaci surrettizia e di altre sostanze chimiche, la deprivazione sensoriale, l’isolamento e abusi verbali e sessuali.

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Foto declassificata di una giovane vittima dell’MK-Ultra (1961).
Bambina di 8–10 anni sottoposta a 6 mesi di LSD, elettroshock,
privazione sensoriale. Circa ogni 60 minuti la memoria le veniva
cancellata ed ora il suo cervello è come quello di un neonato

 

Anche se gli obiettivi ammessi dei progetti erano quelli di sviluppare metodi di tortura e interrogatorio da usare contro i nemici del paese, alcuni storici hanno affermato che il progetto mirò a creare il “candidato della Manciuria”, programmato per compiere atti diversi, quali omicidi e altre missioni segrete.

L’MK-ULTRA venne portato davanti alla luce dei riflettori da varie commissioni nel 1970, compresa quella della Rockefeller del 1975. Anche se si sostiene che la CIA abbia interrotto tali esperimenti, dopo l’intervento di queste commissioni, alcuni whistle-blowers affermano che il progetto ha assunto un basso profilo e il programma Monarch sia diventato il suo successore “classificato”.

L’affermazione più incriminate finora fatta da un funzionario del governo per quanto riguarda la possibile esistenza di un progetto MONARCH venne estratta da Anton Chaitkin, uno scrittore per il Taurillon. Quando venne chiesto direttamente all’ex direttore della CIA William Colby: “Cosa ne pensa del progetto Monarch?”, rispose con rabbia e con ambiguità, “Ci siamo fermati tra la fine del 1960 e i primi anni del 1970″.

PROGRAMMAZIONE MONARCH

Anche se non c’è mai stata alcuna ammissione ufficiale dell’esistenza della programmazione Monarch, eminenti ricercatori hanno documentato l’uso sistematico del trauma in soggetti per scopi di controllo mentale. Alcuni sopravvissuti, con l’aiuto di terapisti dedicati, sono stati in grado di “deprogrammare” se stessi per andare poi a registrare e divulgare i dettagli raccapriccianti delle loro traversie.

Gli schiavi Monarch sono principalmente utilizzati dalle organizzazioni per effettuare operazioni mediante capri espiatori addestrati a svolgere compiti specifici, che non contestino gli ordini, che non ricordino le loro azioni e che, se scoperti, si suicidino automaticamente. Sono il capro espiatorio perfetto per gli omicidi di alto profilo (vedi Sirhan Sirhan), candidate ideali per la prostituzione, per la schiavitù sessuale e della pornografia snuff. Sono anche perfette marionette per l’industria dell’intrattenimento che fa di loro delle star.

“Quello che posso dire è che oggi la programmazione rituale basata sull’abuso è molto diffusa, è sistematica, si organizza attraverso le conoscenze esoteriche che non sono scritte, o pubblicate su qualsiasi libro o dette in un talk show, ma che vediamo costantemente aggirarsi in tutto il paese.

La gente dice: “A quale scopo?” La mia ipotesi migliore è quella che vogliono un esercito di candidati della Manciuria, decine di migliaia di robot mentali che si prostituiranno, agiranno nella pornografia infantile, nel contrabbando della droga, nel contrabbando internazionale di armi, faranno snuff-film, ogni sorta di cosa che porti un forte guadagno economico, ci tenteranno insomma, alla fine i megalomani al vertice della piramide penseranno di aver creato un ordine satanico che comanderà il mondo”.

I programmatori Monarch causano traumi intensi ai soggetti, attraverso l’uso di elettroshock, torture, abusi sessuali e giochi mentali, al fine di costringerli a dissociarsi dalla realtà – una risposta naturale in alcune persone, quando si trovano a sopportare un dolore insopportabile. La capacità del soggetto di dissociarsi è un requisito importante ed è, più facilmente riscontrabile nei bambini che provengono da famiglie che hanno subito abusi anche nelle generazioni precedenti. La dissociazione mentale permette ai gestori di creare diversi alter ego in compartimenti a tenuta stagna nella psiche del soggetto, che possono essere quindi programmati e attivati a piacimento.

“La programmazione basata sul trauma può essere definita come la tortura sistematica che blocca la capacità di elaborazione cosciente della vittima (attraverso il dolore, il terrore, la droga, l’illusione, la privazione sensoriale o l’eccesso di stimolazione sensoriale, la diminuzione dell’ossigeno, il freddo, il caldo, la stimolazione cerebrale e, spesso, con esperienze di pre-morte), e che impiega poi suggerimenti e / o condizionamenti classici e operanti (in coerenza con i principi consolidati della modificazione comportamentale) per impiantare i pensieri, le direttive e le percezioni nella mente inconscia, nelle nuove identità, che forzano la vittima a fare, sentire, pensare o percepire le cose, agli scopi del programmatore. L’obiettivo è che la vittima segua le direttive senza consapevolezza, compresi gli atti che sono in palese violazione con la morale o i principi del soggetto.

L’installazione della programmazione per il controllo mentale si basa sulla capacità della vittima di dissociarsi, che consente la creazione di nuovi personaggi indipendenti l’un l’altro che sono i veicoli con cui la programmazione si attua in maniera segreta. I bambini dissociati sono i primi “candidati” per questo genere di programmazione“.

Il controllo mentale Monarch è segretamente utilizzato da vari gruppi e organizzazioni per vari scopi. Secondo Fritz Springmeier, questi gruppi sono conosciuti come il “Network” e formano la struttura portante del Nuovo Ordine Mondiale.

ORIGINI DEL NOME

Il controllo mentale Monarch è chiamato in questo modo in riferimento alla farfalla Monarca – un insetto che comincia la sua vita come un verme (che rappresenta il potenziale non sviluppato) e, dopo un periodo nel bozzolo (programmazione) rinasce come splendida farfalla (lo schiavo Monarch). Alcune caratteristiche specifiche per la farfalla monarca, sono applicabili anche al controllo mentale.

“Uno dei motivi principali per cui la programmazione Monarch ha assunto questo nome fù la farfalla monarca. La farfalla monarca impara dove è nata (radici) e passa questa conoscenza genetica ai suoi discendenti (di generazione in generazione). Questo è stato uno degli animali che ha fatto tacere gli scienziati, rendendo scientifico il fatto che il sapere possa essere trasmesso geneticamente. Il programma Monarch si basa sugli obiettivi Nazisti/Illuminati di creare una razza superiore, in parte attraverso la genetica. Se la conoscenza può essere trasmessa geneticamente (ed è così), allora è importante che vengano trovati i corretti genitori che possano passare la corretta conoscenza a quelle vittime selezionate per il controllo mentale Monarch“.

“Quando una persona sta subendo traumi indotti da elettroshock, è provato che essa subisce una sensazione di leggera vertigine, come se si sentisse sospeso o fluttuante come una farfalla. Vi è anche una rappresentazione simbolica relativa alla trasformazione o alla metamorfosi di questo bell’insetto: da un bruco in un bozzolo (dormienza, inattività), ad una farfalla (nuova creazione), che ritorna al suo punto di origine. Tale è il modello migratorio che rende questa specie unica”.

METODO

La vittima viene chiamata “schiavo” da parte del programmatore / gestore, che a sua volta è percepito come un “maestro” o “Dio”. Circa il 75% è di sesso femminile, in quanto in possesso di una maggiore tolleranza al dolore e perché tendono a dissociarsi più facilmente rispetto ai maschi. Gli Handler della programmazione Monarch cercano di dividere in comparti la psiche del soggetto, creando personalità multiple usando il condizionamento basato sul trauma.

Di seguito è riportato un elenco parziale di queste forme di tortura:

1. Abuso sessuale e tortura
2. Confinamento in box, gabbie, bare, ecc, o sepoltura (spesso con una piccola apertura o un tubo d’aria per l’ossigeno)
3. Contenzione con corde, catene, polsini, ecc
4. Provocando la sensazione di annegamento
5. Caldi o freddi estremi, immersione nell’acqua ghiacciata o in prodotti chimici corrosivi/acidi
6. Scarnificazione (alle vittime destinate a sopravvivere venivano staccati solo le parti superiori dello strato epidermico)
7. Girare su se stessi
8. Luce Accecante
9. Scosse elettriche
10. Ingestione forzata di fluidi corporei, come sangue, urina, feci, carne, ecc
11. Essere appesi in posizioni scomode e dolorose
12. La fame e la sete
13. La privazione del sonno
14 Compressione forzata con pesi e oggetti
15. Privazione sensoriale
16. Allucinogeni, per creare confusione e amnesia, somministrate per iniezione o per via endovenosa
17. Ingestione o iniezione di sostanze chimiche tossiche per creare dolore o malattia, compresi agenti chemioterapici
18. Stiramento degli arti o dislocamento degli stessi
19. Posizionamento di serpenti, ragni, vermi, ratti e altri animali per indurre paura e disgusto sul corpo
20. Esperienze vicine al pre morte, come l’asfissia da soffocamento o annegamento, con immediata rianimazione
22. Si è costretti ad essere esecutori o testimoni di abusi, della tortura e il sacrificio di persone e animali.
23. Partecipazione coatta nella pedopornografia e nella prostituzione
24. Stuprare una donna per metterla incinta, viene quindi fatta abortire e il feto viene utilizzato a scopo rituale, o se la gravidanza non viene interrotta, il bambino viene rapito per essere una vittima sacrificale o diventare uno schiavo.
25. Abusi che vanno a colpire anche la spiritualità delle vittime facendole sentire possedute, molestate, e completamente controllate da spiriti o demoni
26. Profanazione delle credenze giudaico-cristiana e delle forme di culto; dedizione a Satana o ad altre divinità
27. Abusi e illusioni vengono perpetrati in modo da convincere le vittime che Dio è il male, come ad esempio convincere una bambina che è stato Dio a violentarla.
28. La chirurgia usata come forma di tortura, di sperimentazione, o che causa una variata percezione delle cose.
29. Danni o minacce ai familiari, agli amici, alle persone care, agli animali domestici, e alle altre vittime, per forzare il rispetto
30. L’uso della illusione e della realtà virtuale per confondere e rendere l’intera vicenda unw cosa poco credibile.

“La base per il successo della programmazione Monarch è che possono essere create differenti personalità o parti di personalità, che non si conoscono tra loro, ma che possono prendere il controllo del corpo in momenti diversi. Le pareti di amnesia costruite grazie ai traumi, formano uno scudo protettivo di segretezza che protegge i colpevoli dall’essere scoperti, e impedisce alla personalità principale di sapere quando il sistema di cambio personalità è attivo. Lo scudo del segreto permette ai membri del culto di vivere e di lavorare assieme agli altri e di rimanere totalmente inosservati. La personalità dominante potrebbe essere un buonissimo cristiano, ma la personalità che si nasce sotto di essa potrebbe essere più satanica di quella di Mr. Hyde (Guardatevi BTK Bind Torture Kill). Si cerca di fare molto sotto il profilo del mantenimento della segretezza della agenzia di intelligence o del gruppo occulto che sta controllando lo schiavo. Il tasso di successo di questo tipo di programmazione è alto, ma quando fallisce, i fallimenti vengono eliminati attraverso la morte. Ogni trauma e tortura serve a uno scopo. Una grande quantità di sperimentazioni e ricerca furono condotti per sapere cosa poteva essere fatto e cosa no. Vennero elaborati grafici con i dati statistici su quanto si potesse torturare un corpo di un dato peso e di una data età senza che tale individuo morisse”.

“A causa del grave trauma indotto dalla terapia elettroconvulsiva, dagli abusi sessuali e da altri metodi, la mente si divide in personaggi differenti dal principale. Precedentemente indicato come Disturbo di Personalità Multipla, è attualmente riconosciuto come Disturbo dissociativo di identità ed è la base per la programmazione Monarch. Il condizionamento della mente della vittima viene ulteriormente rafforzato attraverso l’ipnosi, la coercizione a doppio legame, inversioni tra piacere e dolore, privazioni di cibo, acqua, sonno e sensoriale, insieme a vari farmaci che modificano alcune funzioni cerebrali“.

La dissociazione viene quindi ottenuta traumatizzando il soggetto, utilizzando l’abuso sistematico e rituali occulti terrificanti. Una volta che la scissione della personalità di base si verifica, un “mondo interno” può essere creato e nuovi alterego possono essere programmati utilizzando strumenti quali la musica, i film (soprattutto le produzioni Disney) e le fiabe. Questi ausili visivi e audio rafforzano il processo di programmazione con immagini, simboli, significati e concetti. Gli alterego appena creati possono essere attivati con le parole di attivazione o con dei simboli con cui è stata programmata la psiche del soggetto dal gestore. Alcune delle immagini più comuni interne viste dagli schiavi del controllo mentale sono gli alberi, l’Albero Cabalistico della Vita, loop infiniti, antichi simboli e lettere, ragnatele, specchi, vetri rotti, maschere, castelli, labirinti, demoni, farfalle, clessidre, orologi e robot. Questi simboli sono comunemente inseriti nei film della cultura popolare e nei video per due motivi: per desensibilizzare la maggioranza della popolazione, utilizzando i messaggi subliminali e la programmazione neuro-linguistica e di costruire deliberatamente specifici trigger e chiavi per la programmazione di base per i bambini “monarch” altamente impressionabili. Alcuni dei film utilizzati per la programmazione Monarch includono Il mago di Oz, Alice nel paese delle meraviglie, Pinocchio e la Bella Addormentata.

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Il film Il mago di Oz è utilizzato dai gestori del programma Monarch
per i loro schiavi. Simboli e significati nel film diventano attivatori
nella mente della vittima che consentono un facile accesso alla mente
dello schiavo da parte del gestore. Nella cultura popolare, velati
riferimenti alla programmazione Monarch usano spesso
analogie con Il mago di Oz e Alice nel paese delle meraviglie

 

 

 

 

In ogni caso, allo schiavo viene fornita una particolare interpretazione della trama del film, al fine di migliorare la programmazione. Ad esempio, ad uno schiavo che guarda Il mago di Oz viene insegnato che “Somewhere Over The Rainbow”è il “luogo felice” dove le vittime del controllo Monarch devono andare per sfuggire al dolore insopportabile che gli affligge. Utilizzando il film, i programmatori incoraggiano gli schiavi ad andare “oltre all’arcobaleno” dissociandosi, separando in modo efficace le loro menti dai loro corpi.

“Come accennato prima, l’ipnotizzatore troverà più facile ipnotizzare i bambini se ci sa fare con loro. Un metodo che è efficace è quello di dire ai bambini piccoli, “Immagina di guardare il tuo programma tv preferito”. Questo è il motivo per cui i film della Disney e gli altri show per i piccoli sono così importanti per i programmatori. Essi sono lo strumento ipnotico ideale per ottenere la dissociazione mentale del bambino. I programmatori hanno utilizzato i film fin dall’inizio per far imparare ai piccoli gli script ipnotici. I bambini hanno bisogno di sentirsi parte del processo ipnotico. Se l’ipnotista permette al bambino di costruirsi il suo immaginario personale, le suggestioni ipnotiche saranno più forti. Piuttosto di dire il colore del cane, il programmatore può chiederlo direttamente al bambino. E’ proprio in questo aspetto che i libri e i film proiettati assistono il bambino nel focalizzare la giusta direzione da intraprendere con la sua psiche. Se l’ipnotista parla con il bambino, dovrà prendere delle precauzioni extra per non cambiare il tono della voce e avere transizioni morbide. La maggior parte dei film della Disney sono utilizzati ai fini della programmazione. Alcuni di essi sono progettati specificatamente per il controllo della mente“.

LIVELLI DELLA PROGRAMMAZIONE MONARCH

I livelli di programmazione Monarch identificano le “funzioni” dello schiavo e prendono il nome dalla elettroencefalografia (EEG) delle onde cerebrali ad essi associate.

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Tipi di onde cerebrali

 

 

 

 

 

 

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Monitoraggio delle onde cerebrali attraverso il cuoio capelluto

 

 

 

 

 

Considerata come la programmazione “generale” o regolare, quella ALPHA si situa all’interno delle dinamiche di base del controllo della personalità. È caratterizzata da una ritenzione mnemonica estremamente pronunciata, insieme ad un sostanziale incremento della forza fisica e visiva. La programmazione alpha si realizza attraverso la deliberata suddivisione della personalità delle vittime, in sostanza, provoca una divisione sinistra-destra del cervello, consentendo una riunione programmata dell’emisfero sinistro e destro attraverso la stimolazione neuronale.

La BETA rappresenta la programmazione “sessuale” (schiavi sessuali). Questa programmazione elimina le convinzioni morali apprese e stimola l’istinto sessuale primitivo, privo di inibizioni. Alterego “Gatte” possono crearsi a questo livello. Conosciuta come la programmazione Sex-Kitten, è la più visibile delle programmazioni sulle celebrità femminili, sulle modelle, sulle attrici e sulle cantanti che sono state sottoposte a questo tipo di programmazione. Nella cultura popolare, i vestiti con stampe feline spesso denotano la programmazione sex-kitten.

La DELTA è nota come programmazione “killer” ed è stata originariamente sviluppata per l’addestramento degli agenti speciali o dei soldati d’elite (cioè la Delta Force, il First Earth Battalion, il Mossad, ecc) nelle operazioni di infiltrazione. L’ottima risposta adrenalinica e l’aggressività controllata sono evidenti. I soggetti sono privi di paura e sono molto sistematici nello svolgimento delle loro assegnazioni. Istruzioni come il suicidio sono stratificate in a questo livello.

THETA. Viene considerata una programmazione psichica. I bloodliners (cioè coloro che discendono da famiglie di tradizione satanista) hanno una propensione psichica, sconosciuta a chi non appartiene alle loro casate, utilizzando la telepatia. Tuttavia, dati i limiti intrinseci di questo tipo di controllo mentale vennero introdotti svariati sistemi elettronici, come impianti cerebrali che sfruttano le tecnologie laser ed elettromagnetiche. È noto che essi vengono utilizzati in abbinamento a super computer e a satelliti di geolocazione.

 

CONCLUDENDO

È difficile rimanere obiettivi descrivendo gli orrori subiti dagli schiavi Monarch. L’estrema violenza, l’abuso sessuale, la tortura mentale e i giochi sadici inflitti alle vittime da “rinomati scienziati” e da funzionari di alto livello dimostrano l’esistenza di un vero e proprio “lato oscuro” del potere. Nonostante le rivelazioni, i documenti e i whistle blowers, la grande maggioranza della popolazione ignora, respinge o evita il problema del tutto. Oltre due milioni di americani sono stati programmati dal condizionamento basato sul trauma dal 1947 e la CIA ha ammesso pubblicamente i propri progetti sul controllo mentale nel 1970. Film come The Manchurian Candidate fanno riferimento direttamente al soggetto della discussione che sto portando avanti, raffigurando le tecniche di tortura, come l’elettroshock, l’uso di parole “attivatrici” e l’implementazione del micro

chip nelle nostre vite. Diversi personaggi pubblici che vediamo nei nostri schermi tv e nei film sono schiavi del controllo mentale. Personaggi famosi, da Candy Jones, a Celia Imrie a Sirhan Sirhan sono uscite allo scoperto e hanno raccontato le loro esperienze di vittime del controllo mentale … ma ancora il pubblico rivendica l’idea che “sia tutto una finzione”.

La ricerca e i fondi investiti nel progetto Monarch non vennero spesi solo per le vittime del controllo Monarch. Molte delle tecniche della programmazione messe a punto in questi esperimenti vengono applicati su una scala mondiale attraverso i mass media. I video musicali, le notizie dei media ufficiali, i film, le pubblicità e i programmi televisivi sono concepiti utilizzando i dati più avanzati sul comportamento umano a disposizione. Molti di questi provengono dalla programmazione Monarch.

tratto da: (clicca qui)

2016.05.01 – La Sagra di Sant’Efisio

Posted by Presidenza on 1 Maggio 2016
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La storia e la leggenda

La vicenda di Sant’Efisio è stata più volte ricondotta a una mera leggenda, pur se il diffuso sentimento religioso dei sardi e dei cagliaritani in particolare ha resistito nel corso dei secoli ad ogni tentativo revisionista. Nonostante la scarsità dei riscontri documentali, la tradizione vuole che Efisio, figlio di una famiglia aristocratica di Elia (Gerusalemme) e capitano dell’esercito imperiale romano, venne inviato in Italia per combattere i cristiani. In seguito a una visione notturna in cui gli apparve la croce, Efisio si convertì al cristianesimo e giunto in Sardegna rifiutò l’abiura, tanto che il governatore decise di farlo giustiziare a Nora: il 3 gennaio del 303 d.C. Efiso fu decapito ed è proprio sul luogo dell’esecuzione che fu poi eretta una chiesa dove il santo fu sepolto.

La tradizione della festa di Sant’Efisio nasce alla metà del ‘600, quando scoppiò in Sardegna una terribile epidemia di peste che in quattro anni decimò la popolazione. I consiglieri di Cagliari, dove il morbo provocò diecimila morti, invocarono l’intercessione di Sant’Efisio affinché salvasse la città. Così nel maggio del 1657, finita l’epidemia, i cagliaritani tennero fede alla promessa e condussero il simulacro del santo in processione da Cagliari a Nora, dove era avvenuta la decapitazione. Da allora questa è la data che viene riconosciuta come anno d’inizio della secolare festa

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Nella celebrazione della festa di Sant’Efisio il 1° maggio fede e folklore, sacro e profano, si intrecciano.  Nel giorno della festa tutta la Sardegna si ritrova idealmente a Cagliari, unendosi a migliaia di turisti che scoprono ammirati in questa celebrazione una delle più autentiche manifestazioni della devozione popolare.
Dalla chiesetta del quartiere Stampace dove la statua del santo viene custodita, si muove dapprima una sfilata colorata e festante: al suono delle “LAUNEDDAS” intere famiglie provenienti dalle pianure del Campidano sfilano in costume su “IS TRACCAS”, carri stracolmi di utensili della vita quotidiana, addobbati con coperte tessute a mano e tappeti e tirati da buoi adornati di fiori e ghirlande. Poi è la volta delle decine di rappresentanze dei paesi e delle comunità della Sardegna, con donne, uomini e bambini vestiti negli abiti tradizionali e ricoperti dei preziosi gioielli dell’artigianato orafo sardo, i quali sfilano intonando  canti e preghiere.

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E’ solo dopo questa lunga sfilata folklorica che inizia la processione vera e propria , quella in cui la devozione popolare raggiunge il suo culmine con l’uscita del cocchio che contiene il simulacro di Sant’Efisio. A precederlo però è ancora una volta un personaggio decisamente profano, l’Alter Nos, il consigliere comunale delegato dal sindaco a sciogliere l’antico voto della città. La figura dell’Alter Nos ruba ancora la scena al santo: si presenta a cavallo, vestito come un uomo dell’Ottocento con frac, cilindro e marsina e  indossa  le insegne del potere municipale, ossia la fascia tricolore e il “Toson d’oro”. Finalmente la statua del santo, circondata dai devoti in preghiera, inizia il suo percorso verso Nora. Attraversata via Roma su un tappeto di petali, “SA RAMADURA”, e salutato dalle sirene delle navi alla fonda, il santo torna verso il luogo del martirio in un’atmosfera diversa, meno colorata e più intima, dove prevalgono i momenti di devozione e preghiera. Alcune centinaia di uomini e donne accompagneranno il santo nei tre giorni seguenti nel suo lungo percorso, fino all’arrivo a Nora e al ritorno a Cagliari.

tratto da: (clicca qui)