Il documento è stato inviato in lingua sarda, inglese e italiana
2022.03.08 – SOLIDARIETÀ ALLA FEDERAZIONE RUSSA E RICHIESTA RICONOSCIMENTO
OGGETTO: SOLIDARIETA’ CON LA FEDERAZIONE RUSSA E RICHIESTA DI
RICONOSCIMENTO
Quando si verifica una tragedia, come una guerra, è basilare ricercare le ragioni e le possibili cause e individui che l’hanno determinata. L’emozione del fatto non deve far travisare le cause e il “perché” lasciandosi guidare dai luoghi comuni inerenti alla mera informazione. Una guerra non è solo una bomba che esplode, ma piuttosto sono gli innumerevoli fattori determinanti che hanno portato alla bomba.
La veridicità è un’altra risorsa importante quando si tratta di faccende internazionali. Se non c’è veridicità non può esserci fiducia, e quando la fiducia tra le comunità è sostituita da intimidazioni, prepotenze, vessazioni e violenze, per far obbedire i suoi membri, è seriamente in gioco la base ultima della collaborazione.
Il gruppo criminale che ha guidato il mondo occidentale nelle vesti degli USA, il “simbolo di democrazia e libertà”, e della NATO, la “portatrice di pace”, ha creato una rete di illusioni, bugie e verità arbitrarie, imposte con violenza, il cui interesse principale non è più – e forse non è mai stato – il popolo ed i sui bisogni, ma di alimentare un’avidità maniacale ed espansiva di potere e controllo. Per raggiungere i loro obiettivi sono pronti a sacrificare tutti e tutto sul loro altare, anche gli stessi valori per i quali affermano di lottare. La loro mentalità da arconte, come esposto dagli gnostici, non è focalizzata sull’unione, sulla collaborazione e sulla pace, ma sulla separazione, la sfiducia e la violenza. Ecco perché gli USA, come loro “nave ammiraglia”, non hanno causato altro che guerre sulla scia del loro impegno internazionale: in Iraq, Siria, Yemen e Libia, solo per citarne alcuni. Il recente conflitto in Ucraina è solo un altro esempio.
Sappiamo molto bene che la trama di quello che sta succedendo in Ucraina non è quella riportata dai media mainstream occidentali, che sono controllati dagli USA, che a loro volta non sono altro che il principale burattino gestito dai gruppi criminali. In effetti, tutte le manovre occidentali che hanno portato a questa situazione possono essere lette come il manuale su come infiltrarsi in uno Stato straniero, rovesciare un governo legittimamente eletto, sostituirlo con un burattino che fa il gioco di questi gruppi creando caos, violenza e uno stato generale di confusione e paura, che alla fine consente di incolpare la Federazione Russa per qualsiasi escalation.
La Russia è stata all’ordine del giorno per molto tempo per tutte le sue risorse naturali e il suo status di potere dominante nel continente asiatico: appetitosa come una risorsa deliziosa e ricca che fa gola, e nello stesso tempo fastidiosamente scomoda come controparte potente, che è sulla loro strada per il dominio mondiale .
L’Ucraina sembrava perfetta per ottenere entrambi gli obiettivi in Russia: assimilarla economicamente e liberarsene come ostacolo. Non c’è da stupirsi che l’Europa si sia astenuta dal costringere l’Ucraina a rispettare gli accordi di Minsk, quando la Russia lo ha chiesto.
Sfortunatamente, l’Unione Europea è solo un altro tentacolo delle forze avide che agiscono nell’ombra, servili alla politica estera statunitense e leali a mantenere una rigida struttura di potere che garantisca la supremazia occidentale di pochi. Quasi nessuno dei governi statali dell’UE lavora per il bene del suo popolo ma soddisfa gli interessi della piccola ma potente élite dietro le quinte, che cerca di mettere il proprio marchio su tutto ciò su cui riesce a metterci la mano, pronta a cancellare la storia a loro vantaggio e presentare una narrativa distorta, che vada bene alle loro agende. Esattamente quello che stanno cercando di fare ora in Ucraina e nella regione del Donbass.
Oggi anche l’Italia scende in campo con armi e soldati. Vuole forse vendicarsi della famigerata campagna russa di memoria fascista? Oppure è, come diceva Mussolini: “Vogliamo qualche migliaio di morti per sederci al tavolo dei vincitori”? Oppure il governo italiano sta semplicemente seguendo il corso predefinito stabilito dai suoi burattinai? Qualunque sia il caso, noi non lo approviamo!
In un periodo così grave di eventi, il Movimentu de Liberatzioni Natzionali Sardu/Guvernu Provisoriu Sardu si sente vicino al popolo russo nella regione del Donbass, al governo russo e alle sue motivazioni che hanno portato ai passi compiuti nel recente conflitto ucraino. Come il Donbass, anche il popolo sardo deve affrontare le stesse problematiche e situazioni minacciose, almeno per quanto riguarda la violenza economica e psicologica, l’occupazione, l’intimidazione e la tirannìa da parte dello Stato occupante italiano. Pertanto, in qualità di supremo rappresentante della Nazione Sarda, il Movimentu de Liberatzioni Natzionali Sardu/Guvernu Provisoriu Sardu (MLNS /GSP) esprime la massima solidarietà alla Federazione Russa e al Presidente Putin, e prende contemporaneamente le distanze dalla propaganda russofoba guidata dagli Stati Uniti, dai suoi burattini europei e dai segugi della NATO.
Se questo mondo è ancora un posto in cui vivere, è grazie alla politica della Federazione Russa, che eroicamente resiste a tutti gli sforzi e alle provocazioni dell’élite criminale occidentale, che da anni cerca di trascinare la Federazione Russa in una guerra apocalittica . Noi, il MLNS/GPS, confidiamo in questa capacità eccezionale e vorremmo far parte di una comunità, in cui i popoli e i loro bisogni siano una priorità da mettere al primo posto. Siamo convinti che la Nazione Sarda, in quanto membro potenziale, in una posizione strategica come il centro del Mediterraneo, possa contribuire a ristabilire un certo equilibrio nell’opinione pubblica e nei confronti della campagna denigratoria contro la Federazione Russa, nonché essere di ispirazione ed esempio per altri popoli per portare una svolta all’interno della comunità e a livello mondiale.
Pertanto noi, il Movimentu de Liberatzioni Natzionali Sardu/Guvernu Sardu Provisoriu, chiediamo alla Federazione Russa ed al suo presidente Vladimir Putin di riconoscere ufficialmente la Nazione Sarda e le sue istituzioni di MNLS/GSP.
Questo documento sarà spedito alla Presidenza della Federazione Russa ed all’ambasciata russa in Italia
Il Presidente
Sergio Pes