Grandi proteste in Grecia da parte degli studenti contro il Governo e la classe politica accusata di aver svenduto il paese ai potentati finanziari.
Si è svolta ad Atene una manifestazione con circa 20.000 studenti e docenti che protestavano contro le riforme educative del governo. Un folto gruppo di studenti ha preso d’assalto il Parlamento Greco.
Diverse centinaia di giovani, alcuni dei quali con manganelli e maschere, hanno preso d’assalto e cercato di sfondare all’assemblea nazionale (Parlamento), hanno però incontrato una forte resistenza da parte della polizia. Attaccata anche la sede di una Banca e un posti di polizia.
Il bilancio delle manifestazioni ha visto quaranta fermati dalla polizia e una decina di feriti. Gli scontri fra studenti e polizia hanno lasciato la piazza centrale di Syntagma coperta da cocci di bottiglia, vetri, resti di barricate e altri residui della battaglia di piazza.
Le manifestazioni continueranno, hanno proclamato i rappresentanti degli studenti.
Gli studenti chiedono l’autonomia alle università locali. Fino ad ora, le università del paese erano completamente indipendenti, anche la polizia non poteva entrare nel territorio universitario senza un invito dell’amministrazione. Ma un mese fa hanno adottato un emendamento alla legge e hanno privato le istituzioni educative della indipendenza.
Oltre a questo, i rappresentanti degli studenti hanno criticato la politica dell’attuale governo che, dietro direttive di Bruxelles e di Francoforte, sta privatizzando tutti i servizi pubblici, incluse scuole, università, sistema sanitario e trasporti. Tutto questo oltre a svendere il paese nelle sue infrastrutture per pagare i debiti con il FMI e con la BCE.
Si sono uditi slogans contro le banche e contro la UE.
Nota: Dopo un periodo di inerzia, la Grecia inizia a svegliarsi, anche a causa della grave crisi economica che ha diffuso miseria e costretto decine di migliaia di giovani ad emigrare, spingendo gli anziani e i malati ai margini della società, impossibilitati a sopravvivere con misere pensioni che non consentono le cure e l’assistenza. Risulta aumentata la mortalità nel paese e la diffusione di malattie dovute a scarsa alimentazione.
Si prevede che nelle prossime settimane ci saranno nuove manifestazioni e proteste alle quali hanno primesso di unirsi anche diverse categorie di lavoratori.
La misura è colma, hanno dichiarato alcuni leaders di organizzazioni sindacali.
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