mercoledì 26 marzo 2014

Nuove informazioni, controllate e approfondite da Intellihub News, potrebbero far luce sulla vicenda legata alla scomparsa del volo Malaysian Airlines. Il volo è stato riferito, recentemente da funzionari malesi, essere finito tragicamente nell’Oceano Indiano nonostante la mancanza di prove fisiche (chieste con insistenza dalla Cina NdT). 

Mentre la scomparsa del volo MH370 che aveva 239 persone a bordo è tragica, le nuove informazioni rivelano che un gigante tecnologico con sede in Texas, Freescale Semiconductor Ltd., potrebbe aver beneficiato in qualche modo dalla scomparsa dell’aereo. A bordo del velivolo vengono segnati 20 dipendenti della società Freescale. La perdita di queste vite umane, dipendenti e collaboratori di Freescale, sarà sicuramente dispiaciuta a tutti coloro che li conoscevano nell’azienda, ma questo non fa che aumentare le possibilità che la corporazione possa aver beneficiato in qualche modo dall’evento. 

“Freescale già confermato che i 20 dipendenti – 12 dalla Malesia e otto dalla Cina – erano tra i 239 passeggeri del volo MH370. L’azienda non ha rilasciato i nomi di quei dipendenti, e di nuovo si è rifiutata di farlo Lunedi. “, Come riportato da Brian Gaar, il 24 marzo.E’ stato menzionato in una dichiarazione di un portavoce della società che i dipendenti che erano a bordo di MH370, erano estremamente talentuosi e preziosi nel settore tecnologico.  

Freescale Semiconductor Ltd. è di proprietà principalmente della Blackstone Group, ovvero di Lord Jacob Rothschild, lo stesso gruppo responsabile per aver irrorato il Corexit, sostanza altamente tossica nelle acque del Golfo del Messico, nei mesi successivi alla fuoriuscita di petrolio BP, come riportato nella fase iniziale da Intelihub News. Incredibilmente, vediamo che anche il Gruppo Carlyle è tra gli investitori secondari e questo non fa altro che aggiungere un’ulteriore strato di sospetto su questa vicenda. 

Ecco ciò che ci racconta Wikipedia sulla Freescale Semiconductor e i suoi movimenti “finanziari”: il 15 settembre del 2006, Freescale ha approvato di essere acquistato per 17,6 miliardi dollari da un consorzio guidato da Blackstone Group e dei suoi co-investitori, Carlyle Group, TPG Capital e Permira . L’offerta di acquisto è stata accettata il 13 novembre 2006 a seguito di un voto da parte degli azionisti della società. L’acquisto, si è chiuso il 1 ° dicembre 2006, è stato il più grande acquisto privato di una società di tecnologia fino al 2013. 

Come giornalista, devo sottolineare la grande quantità di denaro investito in questa società di tecnologia. 17.9$ miliardi di dollari non sono una goccia nel mare, probabilmente questa società significa molto vista la natura dell’investimento. Dobbiamo anche chiederci perché così tanti dipendenti Freescale erano sullo stesso volo, allo stesso tempo. Quattro di questi dipendenti loro sono stati segnalati da diverse fonti come i diretti titolari di brevetti negli Stati Uniti relativi ad una nuova tecnologia. Questo concomitanza di eventi e di presenza sul volo in contemporanea, di proprietari di brevetti, è stata probabilmente una violanza dei protocolli della sicurezza dell’azienda, o per lo meno una svista costosa. 

In realtà è stato segnalato che Peid Ong Wang, Suzhou, Zhijun Chen, Suzhou, Zhihong Cheng, Suzhou e Li Ying, Suzhou, dipendenti cinesi della Freescale che erano a bordo del volo 370, erano ciascuno titolari del 20% del Brevetto USA #US008671381B1. Incredibilmente, il restante 20% è stato segnalato per essere detenuto dalla Freescale Semiconductor Ltd., che ora, dopo la scomparsa del volo 370 diventa il titolare unico del brevetto. In termini diretti, Lord Jacob Rothschild è oggi il titolare del brevetto in virtù di interesse investiti nella Freescale Semiconductor Ltd. 

Per portare ulteriormente le cose in prospettiva, la dinastia Rothschild possiede la banca centrale malese che a sua volta è pesantemente coinvolta finanziariamente con il governo malese e la Malaysian Airlines. C’è altro da dire? 

Fonte notizia: comedonchisciotte.org

tratto da: (clicca qui)

E ancora tanti insistono con il percorso irrealizzabile del referendum; L’INDIPENDENZA LA SI CONQUISTA E LA SI ESERCITA,

NON LA SI CHIEDE A NESSUNO !!!

 

mercoledì 26 marzo 2014

L’Alta Corte spagnola ha dichiarato “incostituzionale” il referendum programmato dalla Catalogna per decidere sull’indipendenza della regione dal resto del paese iberico.I giudici del tribunale costituzionale hanno sentenziato che in base alla Costituzione della Spagna una regione “non può unilateralmente indire un referendum sull’auto-determinazione per decidere sulla sua inclusione in Spagna”, secondo un riassunto scritto emesso dalla corte.

Il progetto referendario sull’indipendenza, già dichiarato illegale dal governo di Madrid, era stato annunciato a dicembre scorso dal governatore della Catalogna, il nazionalista Artur Mas, che aveva fissato la data della consultazione il 9 novembre 2014, dopo l’accordo tra il suo partito, Convergencia i Uniò (CiU), e le altre forze regionali. Oggi il tribunale costituzionale ha annullato parzialmente la dichiarazione di sovranità approvata dal Parlamento catalano nel gennaio 2013. Il tribunale ha dichiarato “nullo e incostituzionale” il principio secondo il quale “il popolo della Catalogna ha, per delle ragioni di legittimità democratica, un carattere di soggetto politico e giuridico sovrano”. In cambio, ha riconosciuto ai catalani “il diritto a decidere” se esercitato nel rispetto della Costituzione. Secondo alcuni sondaggi il referendum è fortemente voluto da più del 75% dei 7,5 milioni di catalani. La richiesta di indipendentismo, molto diffusa nella comunità che ha una forte identità storica, culturale e linguistica, è aumentata notevolmente negli ultimi due-tre anni.

Le reazioni in Catalogna sono state immediate. Jordi Turull, il portavoce di CiU, che governa la regione con il leader Artur Mas, ha assicurato che per il suo partito “la sentenza non merita alcun rispetto”, perche’ e’ stata pronunciata da “agitatori politici che hanno istigato la catalanofobia”. Turull ha ricordato che, questa mattina, la maggioranza dei gruppi del Parliament catalano, avevano deciso di presentare una nuova richiesta di ricusazione del presidente della Corte costituzionale e di vari magistrati, che in precedenza “avevano preso posizione contro il processo indipendentista o per la militanza nel PP, nel caso dello stesso presidente”.

“Ora cosa ci suggerisce di fare la Corte costituzionale? – si e’ chiesto il portavoce – Perche’ con la sentenza indica che hanno piu’ liberta’ di espressione un’associazione di amici, un club di raccoglitori di funghi o un condominio di proprietari che il Parlamento catalano”.

Turull ha tacciato come “semplicemente deplorevole” che l’alto tribunale “torni a dimostrare di non essere un organo giuridico, ma politico, che da’ una veste giuridica alle sue sentenze”, per cui queste “non meritano alcuna credibilita’ e perdono ogni legittimita’”.

Il Governo di Mas ha intenzione di convocare il referendum indipendentista il prossimo 9 novembre, in un braccio di ferro con quello centrale di Mariano Rajoy, che ha risposto ripetutamente che la consultazione e’ illegale, perche’ non e’ prevista dalla Costituzione. Il Congresso dei deputati ha anticipato al prossimo 8 aprile l’esame della petizione inviata dal Parlamento catalano, in cui si chiede al governo centrale la delega dei poteri per convocare il referendum una richiesta che si prevede sia bocciata per ampia maggioranza.

In ogni caso, la data del referendum per l’Indipendenza della Catalogna rimane fissata al prossimo 9 novembre 2014.

tratto da: (clicca qui)

 

Il presidente della CommissioneEuropea , José Manuel Barroso, è arrivato ad ammetterlo pubblicamente. Quando ho letto le sue dichiarazioni, sono rimasto per quasi 5 minuti senza parole pensando “Ma in che mani siamo finiti?

Ecco le dichiarazioni del Presidente  della Commissione Europea, la più alta e potente carica in Europa che, purtroppo, ci rappresenta nel mondo:

“La ragione per cui abbiamo bisogno dell’Unione europea è proprio perché non è democratica. Lasciati a se stessi , i governi eletti potrebbero arrivare a fare ogni sorta di cosa semplicemente per guadagnare voti.

I governi democratici non hanno sempre ragione, se i governi democratici avessero avuto sempre ragione non avremmo la situazione che abbiamo oggi: le decisioni adottate dalle istituzioni più democratiche del mondo sono spesso molto sbagliate.”E continua: “Questa è stata, in larga misura, la logica e l’obiettivo principale per l’unificazione europea. I padri fondatori avevano attraversato la Seconda Guerra Mondiale e ne sono usciti con una visione stanca di democrazia. Così hanno deliberatamente progettato un sistema in cui il potere supremo è esercitato da commissari nominati che non hanno bisogno di preoccuparsi dell’opinione pubblica. Essi – i padri fondatori – credevano che il processo democratico a volte ha bisogno di essere guidato, temperato, vincolato.”

Ora sapete che chi parla di democrazia dichiarandosi un sostenitore di questa Unione Europea, stà mentendo. In Europa non esiste nessuna democrazia, decidono 28 “super-commissari” nominati che “non devono preoccuparsi del consenso del popolo”. Noi lo abbiamo sempre sostenuto, ora abbiamo avuto la conferma dai diretti interessati.

Benvenuti in Europa, altro che URSS…

Fonte: The TelegraphAncora una volta, Nigel Farage aveva ragione:“Anni fa la signora Thatcher ha capito che cosa si nascondesse dietro il progetto europeo.
Ha capito che l’intento era quello di togliere la democrazia agli Stati nazionali per mettere quel potere in mano a persone che non possono essere chiamate a rispondere di ciò che fanno.”

tratto da: (clicca qui)

Ecco che viene a galla il vero motivo per cui il Sign. Busato ha organizzato la farsa del plebiscito sull’indipendenza dell’ Ente Territoriale italiano “Regione Veneto” .

Come immaginavamo era uno stratagemma che gli avrebbe portato un bel po’ di voti per le prossime tornate elettorali; una bella presa per i fondelli al Popolo Veneto per il proprio tornaconto personale !!!

La Costituzione Italiana riconosce esplicitamente il ruolo dei Partiti Politici quando scrive, all’art. 49, che «tutti i cittadini hanno il diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere in modo democratico a determinare la politica nazionale”.

Di questi soggetti politici noi del MLNS diffidiamo assolutamente perché, anche nel caso fossero in buona fede e convinti di seguire un percorso che li porterebbe a raggiungere l’obiettivo della liberazione dallo Stato nemico italiano, illudono il popolo di poterli portare all’indipendenza attraverso un percorso referendario nell’ambito delle istituzioni straniere italiane. Questa strada è impercorribile attualmente in Italia e perderemmo solo ancora tempo. E’ alto, inoltre, il rischio di ritrovarci, come nel caso dell’Egr.  Sign. Busato, a che fare con abili cacciatori di poltrone, pronti a cavalcare la causa indipendentista pur di “galleggiare politicamente” o per godere di visibilità mediatica; questi personaggi non servono alla causa indipendentista.

Nel caso che un partito che si “definisce” indipendentista, attraverso le elezioni italiane, riuscisse a controllare l’apparato governativo, anche di una sola parte di territorio, avrebbe raggiunto tale posizione di potere con le loro regole e ad esse sarebbe quindi assoggettato.

Proprio in virtù di quelle stesse regole, per le quali il partito politico ha accettato la competizione elettorale, non può poi violarne i principi costituzionali e, nello stato straniero occupante italiano, non vi sono norme che prevedono alcuna possibilità di dichiarare indipendente una parte del territorio.

Mi sembra assolutamente chiaro che un partito politico italiano che si presenta apertamente come indipendentista sia anti-Costituzionale e quindi legalmente irricevibile per qualsiasi tornata elettorale italiana.

Inoltre….perchè indire un referendum per mettere ai voti un diritto che è già nostro ?

Le contraddizioni dei partiti “indipendentisti” sono evidenti per i seguenti motivi: 

1) sono partiti italiani, perché costituiti secondo norme del diritto straniero italiano;
2) ambiscono ai seggi negli enti locali territoriali dello stato straniero occupante italiano, quali l’ente Regione;
3) quand’anche riuscissero a mantenere fede al proprio programma politico con la proposizione di un referendum popolare consultivo regionale o di una dichiarazione d’indipendenza, lo stato italiano ne impedirebbe da subito anche la sola indizione, perché sarebbe in stridente contrasto con la carta costituzionale;
4) l’ente italiano “Regione” ( che sia sarda, veneta, siciliana, ecc.) non rappresenta in alcun modo né l’intero Territorio della Repubblica Sarda, Veneta, Siciliana, ecc.  né i rispettivi popoli.

Sergio Pes (Presidente MLNS e GSP)

Il promotore della consultazione annuncia la nascita di “Veneto sì”
Il comico genovese: «La Padania non esiste, la Repubblica di Venezia sì»

Domenica 23 Marzo 2014

VENEZIA – «Il soggetto politico che si muoverà dopo la vittoria dei sì al referendum per l’indipendenza si chiamerà Veneto Sì, che si trasforma da comitato per il Sì all’indipendenza, ad organizzazione politica che difenderà i risultati ottenuti con la proclamazione di indipendenza». Lo annuncia il promotore della consultazione On line “Plebiscito.eu“, Gianluca Busato.

Anche Beppe Grillo nel suo blog ha parlato del referendum veneto: «In Italia l’idea di decentralizzare i poteri dello Stato centrale prima del prossimo naufragio economico e istituzionale e di mantenere allo Stato poteri fondamentali è una soluzione per bloccare le spinte centrifughe in atto. Non è secessione, come non lo è negli Stati federali come gli Stati Uniti e la Svizzera. La Padania non è mai esistita, ma la Repubblica di Venezia è durata mille anni». Beppe Grillo ci riprova, dopo il post di due settimane fa in salsa leghista con cui aveva tuonato: «Basta Roma, torniamo alla Repubblica di Venezia e alle Due Sicilie».

Grillo si sofferma sulla situazione in Ucraina, perché da lì, secondo il leader stellato, arrivano delle lezioni. «Mentre in Veneto si stanno facendo le prove generali per la secessione sotto gli occhi stupiti di giornalisti post datati e di storici da strapazzo – scrive sul blog – dall’Ucraina arrivano due lezioni: il colpo di Stato ‘democratico’ e l’autodeterminazione dei popoli ‘antidemocratica’. La parola democrazia è diventata la foglia di fico degli analisti cicero pro domo sua. La usano come in cucina si usa il prezzemolo, un po’ qua, un po’ là, male non fa». In particolare, il referendum in Crimea «è stato bollato dalle democrazie occidentali come illegittimo. Ora, se passasse il principio che attraverso un referendum un popolo possa decidere di non far parte di una Nazione ed eventualmente ricongiungersi a un’altra, per l’Europa costruita sul concetto ottocentesco di Nazione dopo il crollo degli Imperi, sarebbe una catastrofe. C’è la fila per l’autodeterminazione, dalla Catalogna, alla Scozia, ai Paesi Baschi, alla Bretagna, al Veneto, a Trieste».

tratto da: (clicca qui)

C’è da inorridire al pensiero della grande menzogna con la quale un losco figuro che risponde al nome di Gianluca Busato, cacciatore di poltrone ben noto negli ambienti indipendentisti veneti, sta rifilando alla popolazione veneta.

Un sondaggio chiamato pomposamente “plebiscito” con il quale illude i veneti di poter raggiungere la tanto agognata liberazione dallo Stato straniero occupante italiano.

C’è da chiarire, innanzi tutto, che questo plebiscito chiede se si vuole l’indipendenza dell’Ente territoriale italiano denominato “Regione Veneto” i cui abitanti non sono altro che una porzione del Popolo Veneto infatti la totalità del popolo sta nell’interezza del Territorio dello Stato Veneto, il Territorio della Serenissima Repubblica  che vanta una storia millenaria di indipendenza.

Perché quindi organizzare questo plebiscito che non è espressione della volontà dell’intero Popolo Veneto ? Perché la domanda non viene estesa a tutta la popolazione dello Stato Veneto ?

A questo risponde in maniera molto esaustiva Davide Giaretta (Vice Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio)

<<La regione veneto non è occupata, è un ente amministrativo italiano.
Ancora non l’avete capito vero?
Che tutto serve per legittimare la regione, e quindi far passare l’idea che i Veneti non sono un Popolo, ma i residenti della regione veneto… non vi entra in testa, è un trucco palese che nessuno vede e che sarebbe una vittoria schiacciante per l’italia, perché riconoscere un suo ente amministrativo, nonché conferirgli una rappresentatività, farebbe finire tutto sotto giurisdizione italiana, e come ben sapete, la legge italiana non ammette, e questa volta la ragione sarebbe dalla sua parte, la secessione (quindi non la liberazione, applicabile solo al Popolo Veneto) di una sua porzione.
Esattamente come non lo farà la Spagna con la Catalogna, finché non cambieranno registro anche loro.
“I Veneti, a volte indicati anche come Venetici, antichi Veneti o Paleoveneti per distinguerli dagli odierni abitanti del Veneto, erano una popolazione indoeuropea che si stanziò nell’Italia nord-orientale dopo la metà del II millennio a.C. e sviluppò una propria originale civiltà nel corso del millennio successivo.”
Lo spiega anche Wikipedia, ma per molti è un concetto inarrivabile…

Davide Giaretta, Vice Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio >>

Lo stato straniero occupante italiano non prevede nemmeno costituzionalmente la possibilità che si possa ottenere l’indipendenza attraverso un percorso referendario.

Perché Busato ha organizzato questa farsa ?

Perché si lancia in proclami fantasiosi e mendaci ?

Afferma addirittura che se vinceranno i sì di questa buffonata che ha organizzato le imprese venete non saranno più tenute a pagare le tasse all’italia

Lui, che non è sicuramente uno sprovveduto, sa esattamente che tutta questa storia è una colossale presa per i fondelli ma sa anche che questa gli darà un’ampia risonanza nell’ambito delle prossime regionali e, probabilmente, un’occhio di riguardo nei suoi interessi privati da parte delle istituzioni straniere italiane (nemiche per noi ma amiche per lui).

Purtroppo, e la cosa mi preoccupa un po’, la faccenda viene seguita anche da una parte “ingenua” del Popolo Sardo e non vorrei che credessero degne di verità le peripezie organizzate da questo lestofante.

Ma….ATTENZIONE SIGN. BUSATO, non vorrei essere nei suoi panni il momento in cui il Popolo Veneto capirà di essere stato raggirato !!!

Esiste solo un percorso che può REALMENTE portare alla libertà, forse il più rischioso per gli addetti ai lavori ma assolutamente il più sicuro…ed è quello dei Movimenti di Liberazione Nazionale

Sergio PES (Presidente MLNS e GSP)

 

L’MLNS non fa politica italiana, non è un partito o un movimento che risponde alle Leggi di Diritto Italiano, ma è un contenitore che rappresenta un Popolo senza Stato, secondo le Norme di Diritto Internazionale basate sullo “Jus Cogens”.
L’MLNS non riconosce lo Stato Italiano ma lo considera un intruso dentro il territorio proprio della Sardegna, per cui é equiparato ad un qualsiasi altro Stato coloniale.

Il cammino per avere l’Indipendenza non può basarsi con il chiedere “un referendum” allo Stato Italiano, come stan facendo “alcuni veneti” che, sentendo alcuni commenti, sembra abbiano scoperto l’acqua calda.
Sotto questo profilo, sia per loro che per noi o per altri, non ci sarà alcuna soluzione praticabile, lo dice la Costituzione Italiana a chiare lettere.

Non mi piace fare polemiche e non mi interessano … ma voglio sottolineare ancora una volta, in modo molto semplice, che l’ unica strada possibile è quella indicata dai Movimenti di Liberazione Nazionali, costituiti secondo le Norme di Diritto Internazionale, e non certo la strada italiana dei Movimenti e Partiti sardi, nati secondo le norme del Diritto Italiano, che partecipano alle Elezioni Italiane, che stanno all’interno del sistema Italia, che pagano tasse e imposte allo Stato ITALIA.
Questo è il modo per continuare a praticare la via per NOI tracciata, cioè quella che il Potere ITALIA vuole che seguiamo, perchè non gli procura alcun problema.

A breve, pertanto, organizzeremo una assemblea a cui inviteremo tutti: Movimenti e Partiti, Associazioni e Gruppi, individui singoli e anche i curiosi dell’ultima ora, per spiegare CHI SIAMO, dove intendiamo andare, con quali Strumenti e in che modo. Spero che la mia comunicazione sia stata chiara e precisa….

20.03.2014

                                                                           Paulu Leone CUGUSI BIANCU

                                                                               (Capo Dip. Economia GSP)